It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Destination Italia "cattura" la Cina

Intervista esclusiva con la presidente Dina Ravera dopo l'apertura del nuovo ufficio a Shanghai

Ha chiuso il 2024 con un valore della produzione pari a 57,8 milioni di Euro, in incremento del 4% rispetto a 55,4 milioni di Euro nel 2023. I ricavi si sono attestati a 52,4 milioni di Euro, in incremento rispetto a 51,6 milioni di Euro nel 2023, "con un contributo molto positivo del canale B2B trainato principalmente dalla performance del mercato americano". L'ebitda è pari a 900 mila Euro, "in significativo incremento rispetto al dato negativo di 49 mila Euro nel 2023, "per effetto del positivo andamento del valore della produzione e della minore incidenza dei costi per servizi".

Parliamo di Destination Italia la prima “Glocal Travel Tech” attiva nel turismo Incoming esperienziale, quotata su Euronext Growth Milan. Soprattutto, però, la società guidata da Dina Ravera, ha aperto il 2025 con la tanto attesa apertura degli uffici a Shanghai, con il fondamentale supporto di Banca Intesa. "Rappresenta -sottolinea Ravera- un obiettivo di grande successo ed esprime perfettamente le nostre ambizioni di supportare la crescita nei mercati con più ampie potenzialità".

"Siamo tour operator incoming e per noi il mercato asiatico è molto importante in particolare quello cinese -spiega Ravera-. Abbiamo appena aperto la nostra nuova sede alla Shanghai Tower e abbiamo fatto l'inaugurazione presso gli uffici di Banca Intesa che sono i nostri soci. All'evento hanno partecipato un centinaio di persone sia a Shanghai che ad Hong Kong dove abbiamo fatto lo stesso evento all'International central service di Hong Kong sempre con i nostri partner Banca Intesa e Sace". 

A livello di business abbiamo già iniziato la nostra attività nel 2024 in Cina facendo il nostro primo milione di euro di fatturato: quest'anno saremo sui 3 milioni ma stiamo puntando ad arrivare a circa 30 milioni nel giro di 3 4 anni solo in Cina. La nostra crescita è partita dal 2023 visto che fino al 2022 c'era il covid".

Il 40% del fatturato da 70 milioni di euro e arrivato soprattutto dal Nord America "e per ora di quei 70 milioni c'era solo 1 mln di Cina -ribadisce la presidente-. Riteniamo, però, che la Cina abbia la possibilità di raggiunree il livello cheoggf ha oggi il Nord America nel giro di 3 o massimo 4 anni".

Cosa vogliono da voi i cinesi? "I cinesi, diciamolo subito, non sono interessati al turismo balneare. Detto questo, storia, arte, cultura, tradizioni enogastronomia, sono gli interessi che richiedono. Vogliono conoscere il nostro cibo, ma anche, per esempio, la montagna: in questo momento le Dolomiti sono molto popolari: sono i cinesi a chiederle perché le Olimpiadi Milano-Cortina sono state molto promosse".

"Quello che vogliono è un'assistenza ad altissimo livello -dice Ravera- teniamo presente che oggi la nostra concorrenza è fatta da tour operator cinesi che fanno un servizio low cost. Quello che loro vogliono, invece, è un servizio di alto livello che si appoggi, per esempio, solo su strutture a 4 o 5 stelle. Vogliono avere a disposizione guide che possano tradurre ogni cosa e che garantiscano loro di fare esperienze uniche che poi possano condividere anche sui social. Piacciono le cose non banali, non 'già viste', non ovvie: dal mio punto di vista sono uno splendido mercato perché apprezzano il sapere, il conoscere, il racconto molto di più rispetto a quello che succede in un mercato 'frettoloso'".

Il target? "È medio-alto -spiega Ravera-. La spesa media target di alta gamma, senza il volo, parte da 5 mila euro a persona per arrivare a 20 mila euro a persona fino a 50 mila euro o anche più. Stiamo puntando all'obiettivo dei 39 milioni, come dicevamo: vogliamo avere un ticket medio da 5 mila euro, senza viaggio che è a parte: questo implica far viaggiare 5 o 6 mila persone ogni anno, almeno". 

In questo momento, par di capire, va molto un viaggio con meta il lago, che piace parecchio. "Partenza da Venezia, immancabile; capatina a Verona con storia e Romeo e Giulietta e annessi e connessi. Poi il passaggio dei laghi del nord, tappa a Cortina d'Ampezzo, visto che si parla di Dolomiti per poi arrivare, altro appuntamento immancabile, a fare shopping a Milano. Stessa cosa in Toscana, molto apprezzata per storia, cultura ma soprattutto per l'enogastronomia, il vino prima di tutto: per questo non piace solo Firenze ma anche città cime Pisa, Lucca, Siena". 

"La cucina italiana in Cina c'è ma ad altissimo prezzo -spiega la presidente di Destination Italia-. Si spende molto di più a mangiare italiano in Cina che non in un ottimo ristorante italiano in Italia. E comunque mangiare italiano in Cina si porta dietro il fatto che ma la qualità non è quella che si trova qui in Italia". Per bere un buon vino come quelli toscani o piemontesi di livello in Cina si spende tantissimo: quello che qui costerebbe su 15 euro nel Paese del Dragone si pagano anche 70 euro. 

"I cinesi che ci scelgono sono contenti di vedere il vantaggio di potere usufruire di questi sapori che là sarebbero molto cari: fare il giro della cantine piemontesi, toscane o venete e trovarsi delle etichette importanti che in Cina ci sono ma costano un occhio, trovarle qui a prezzi più contenuti anche per persone molto facoltose, è un piacere impagabile -sottolinea Ravera-. L'enogastronomia italiana piace tutta: a partire dal vino, dal tartufo che piace molto, cosi come apprezzano particolarmente i funghi. "I cinesi hanno voglia di conoscere -dice la presidente-. Il loro è un turismo anche più colto rispetto a quello occidentale: si preparano e hanno interesse a imparare

Cosa proponete come ristoranti italiani? Le stelle, qui da noi, sono tante... "Abbiamo una rete di esperti territoriali targati Destination Italia che copre tutto il territorio italiano: hanno il compito di affiliare o rendere partner oltre agli alberghi tutti coloro che offrono esperienze. Non ci manca veramente nessuno -sottolinea soddisfatta Ravera -. Possiamo offrire qualsiasi tipo di esperienza enogastronomica con i più grandi chef italiani. Questo anche in alcune 'ville' che il turista può affittare e che sono tutti nostri partner". 

fc - 51485

EFA News - European Food Agency
Similar