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CLARA MOSCHINI

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Volano gli stracci tra Cia Abruzzo e Agea

L'agenzia per le erogazioni in agricoltura ribatte alle accuse di "lentezza nei pagamenti" lanciate dall'orgnanizzazione abruzzese

"In merito al comunicato diffuso da CIA Abruzzo, è necessario ristabilire la realtà dei fatti con dati concreti e verificabili". Lo scrive in un comunicato Agea, l'Agenzia per i pagamenti in agricoltura, tirata in ballo da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo che, commentando il Rapporto Annuale 2024 dell'agenzia, "sottolinea criticità ancora troppo pesanti che ostacolano concretamente il lavoro e la competitività delle aziende agricole regionali".

Cia Abruzzo ha espresso le sue perplessità in una nota in cui riporta: "ritardi nei pagamenti, burocrazia e inefficienze amministrative restano problemi strutturali che penalizzano il settore, già duramente colpito da crisi climatiche, instabilità dei mercati e incremento dei costi produttivi".

L’organizzazione agricola "sollecita pagamenti puntuali, l’adeguamento ai migliori standard europei e l’eliminazione di una burocrazia che grava inutilmente sulle aziende: moduli ripetitivi, controlli eccessivi, sistemi digitali non sempre affidabili". In particolare, la CIA evidenzia che strumenti innovativi come la Carta Nazionale dell’Uso del Suolo (CNdS) e l’Area Monitoring System (AMS), "pur rappresentando un passo in avanti, devono essere resi più precisi, trasparenti e accessibili per evitare contestazioni e rallentamenti.
Fondamentale anche il rafforzamento dei Centri di Assistenza Agricola (CAA): punto di riferimento indispensabile per le imprese, spesso però limitati da carenze operative e burocratiche".

Risponde, con un comunicato, Agea. "Per quanto riguarda AGEA OP (Organismo Pagatore) -si legge nella nota-, ad oggi sono stati erogati 68 milioni di euro relativi agli aiuti diretti (96,65% di domande pagate), mentre per lo sviluppo rurale sono stati pagati 5,1 milioni di euro, vecchia programmazione, e 28,3 milioni di euro, nuova programmazione. In relazione alle domande 2024SIGC (Sistema Integrato di Gestione e Controllo) -prosegue la nota- questi pagamenti verranno completati con le ultime decretazioni di pagamento entro il 30 giugno pv, come previsto dalla normativa dell’Unione europea".

"Non si registrano ritardi rispetto alle norme unionali -ribadisce Agea-. I pagamenti, infatti, devono essere effettuati solo dopo i controlli previsti dalle normative comunitarie, dal Piano Strategico della PAC (PSP) e dai bandi regionali. In molte misure del sostegno PAC, i tempi medi di pagamento si sono ridotti sensibilmente rispetto agli anni precedenti, grazie al rafforzamento dei processi digitali e all’automazione dei controlli. La digitalizzazione non è un ostacolo, ma uno strumento di efficienza e legalità". 

"L’Area Monitoring System(AMS) e la Carta Nazionale dell’Uso del Suolo (CNDS) -aggiunge la nota Agea-, citati nel comunicato, sono strumenti innovativi e conformi agli standard europei, che Agea ha implementato proprio per garantire maggiore precisione, rapidità e trasparenza. Va, inoltre, citata anche l’introduzione a partire dal 2024 della Domanda Unificata, che rappresenta una delle più significative innovazioni nel processo di semplificazione amministrativa del settore agricolo, che è stata possibile realizzare grazie alla Carta Nazionale dell’Uso dei Suoli e l’AMS avendo integrato quest'ultimi elementi geospaziali. Tale operazione è stata accolta positivamente non solo a livello nazionale, ma anche dalle istituzioni comunitarie, che hanno riconosciuto in Agea il motore di questa rivoluzione amministrativa". 

"Sostenere il contrario -sottolinea Agea- vuol dire ignorare i fatti. Tuttavia, risulta sorprendente che la CIA Abruzzo sembri ignorare questa svolta epocale, agendo in controtendenza per motivazioni che restano poco chiare. In un contesto in cui l’efficienza, la trasparenza e la riduzione degli oneri burocratici dovrebbero essere priorità condivise, la CIA Abruzzo e il rispettivo CAA rischiano di isolarsi rispetto al percorso virtuoso intrapreso dall’Agenzia congiuntamente ai CAA di coordinamento".

"Quanto alla presunta “burocrazia inutile” -prosegue la nota Agea- ricordiamo che i controlli, stabiliti dalle norme comunitaria e del Piano strategico nazionale (PSP), non sono un peso, ma una garanzia: evitano sprechi, tutelano i fondi pubblici e difendono gli agricoltori onesti da chi tenta scorciatoie. Non a caso, proprio grazie a questi strumenti di verifica, Agea ha scoperto delle frodi, alcune delle quali originate proprio nella stessa regione Abruzzo. Nel maggio 2024, a seguito dell'adozione della Carta Nazionale dell’uso del Suolo e delle verifiche effettuate nelle banche dati del SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale), l’Agenzia è riuscita ad accertare nella zona della Maiella la non attendibilità di domande presentate per le annualità 2020-2024, che si traducono in più di 900.000 euro". 

"Se oggi -conclude Agea- i fondi arrivano a chine ha realmente diritto, è perché l’Agenzia ha scelto il rigore e la trasparenza. Siamo consapevoli delle difficoltà che il settore agricolo affronta, tra crisi climatiche, instabilità dei mercati e aumento dei costi. Ma scaricare genericamente responsabilità su Agea, senza tenere conto del lavoro svolto, dei risultati ottenuti e del sistema complesso di regole europee a cui tutti siamo soggetti, non aiuta né gli agricoltori né il sistema Paese. L’Agenzia resta disponibile al dialogo costruttivo, ma non accetta ricostruzioni semplicistiche né critiche generalizzate che ignorano i numeri e i fatti".

 

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EFA News - European Food Agency
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