Diplomazia, pac e risorse UE sempre più vitali per il vino
Associazioni del comparto francese, italiano e spagnolo si sono riunite a Montepulciano nel "Gruppo di Contatto"

Nei giorni scorsi Montepulciano (Siena) è diventata la capitale europea del vino ospitando l’incontro annuale delle associazioni nazionali di Francia, Italia e Spagna. L’incontro, ufficialmente chiamato "Gruppo di Contatto" è stato un momento unico di dialogo in cui le associazioni nazionali che rappresentano il settore si incontrano e discutono alla presenza delle rispettive amministrazioni nazionali al fine di giungere a posizioni comuni sui principali temi di interesse per il comparto vitivinicolo.
In dettaglio erano presenti:
- per la Francia, le Associazioni FNSEA-Commission Viticole, La Coopération agricole-Vignerons coopérateurs de France (VCF), Vignerons indépendants de France, Les vins IGP de France (VINIGP);
- per l’Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentari, Assoenologi, CIA-Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini, FIVI e Unione Italiana Vini;
- per la Spagna, Asociación Empresarial Vinos de España (AEVE), Asociación de Jóvenes Agricultores (ASAJA), Cooperativas Agro-Alimentarias de España, Conferencia Española de Consejos Reguladores Vitivinícolas (CECRV), Coordinadora de Organizaciones de Agricultores y Ganaderos (COAG), Federación Española del Vino (FEV), Organización Interprofesional del Vino de España (OIVE) y la Unión de Pequeños Agricultores y Ganaderos (UPA).
Nella riunione di Montepulciano le associazioni hanno lanciato all’unisono un appello urgente alle Istituzioni europee e ai rispettivi governi "affinché si adoperino con determinazione per sostenere il dialogo multilaterale con le autorità statunitensi e per giungere nel più breve tempo possibile ad un accordo zero for zero garantendo finalmente stabilità alle imprese".
Il futuro del settore, fanno presente le associazioni," è sempre più influenzato dai dazi statunitensi, dalle tensioni con la Cina, dal calo dei consumi e dalla tragedia della guerra". Un bilancio UE dedicato e una diplomazia adeguata sono "fondamentali per garantire il futuro economico, sociale e ambientale del settore".
Anche per questa ragione le associazioni guardano con attenzione ai prossimi appuntamenti in agenda a Bruxelles dai colloqui in corso sul c.d. pacchetto vino al negoziato che si avvierà tra poche settimane tra i Capi di Stato e di Governo sul bilancio UE post 2027.
“Il pacchetto vino è una prima tempestiva risposta, che accogliamo con favore, ma ora più che mai il sostegno dell'Ue al settore non deve essere messo in discussione -sostengono le associazioni-. Il settore deve disporre di risorse adeguate, senza le quali non può esistere una politica vitivinicola europea in grado di rispondere alle sfide che i viticoltori europei si trovano ad affrontare. In particolare, il bilancio per la futura Pac deve tutelare i programmi vitivinicoli nazionali e il 'pacchetto vino' deve prevedere opportunità per sostenere le imprese vitivinicole che stanno soffrendo anche della crisi dei consumi e dei dazi doganali. Inoltre, il vino viene promosso come prodotto compatibile con uno stile di vita sano e si esprime fiducia nell'Ue in vista della prossima riunione delle Nazioni Unite, prevista per settembre, affinché la dichiarazione politica sulle malattie non trasmissibili che verrà adottata non sia ostile alla sostenibilità economica e sociale del settore” queste le conclusioni della due giorni tra le colline toscane.
EFA News - European Food Agency