Umbria: nuove misure a tutela di allevamenti, pascoli e territori montani
Tra le novità più significative introdotte dalla Regione c’è lo sblocco definitivo della Linea vacca-vitello

Attraverso la programmazione 2023-2027, la Regione Umbria sta mettendo in campo una serie di interventi a sostegno dell’allevamento e delle aree interne. Tra le novità più significative c’è lo sblocco definitivo della Linea vacca-vitello, una misura di benessere animale dedicata alle aziende che praticano l’allevamento estensivo con conduzione della madre fino allo svezzamento del vitello. Reintrodotta con la programmazione attuale, la misura – denominata Sra30 – riconosce un premio a capo più che raddoppiato rispetto alla vecchia programmazione e sarà pienamente a regime entro quest’anno.
“Per il 2026", spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Meloni, "stiamo lavorando per recuperare ulteriori risorse da destinare al cofinanziamento per l’acquisto di capi riproduttori maschi iscritti al libro genealogico. Una misura strategica per migliorare la qualità genetica degli allevamenti, rafforzare la competitività delle aziende umbre, allineare la nostra regione al resto d’Italia e dare le stesse possibilità a quegli allevatori che vivono nelle terre di confine”.
La Regione Umbria ha inoltre scelto di aderire, senza modifiche, agli standard nazionali di ammissibilità per i pascoli che prevedono un carico minimo di bestiame, evitando così distorsioni speculative e tutelando chi utilizza il pascolo in modo autentico e responsabile. Allo stesso tempo, è stata valorizzata la pratica del pascolamento in superfici boscate o semiboscate, riconosciuta come utile al mantenimento dell’equilibrio ecologico, alla riduzione del rischio abbandono e al presidio delle aree interne e montane.
“Abbiamo recuperato oltre 6000 ettari di superficie esclusi in un primo momento da Agea", aggiunge Meloni, "reinserendoli nel sistema contributivo grazie al riconoscimento delle Pratiche Locali Tradizionali (Plt). Questo significa che quelle superfici torneranno ammissibili ai contributi della Pac oltre all’indennità compensativa”.
Un altro punto su cui l’Umbria sta spingendo è la cumulabilità dei premi per il benessere animale. La Regione ha avanzato al ministero la proposta di rendere compatibili le misure del primo e secondo pilastro della Pac, permettendo così agli allevatori che aderiscono alla Classyfarm Sra30 di accedere anche al premio integrativo dell’Ecoschema 1 livello 2 (che prevede un contributo per capo) se dotati di apposita certificazione.
“È una misura", conclude l’assessore Meloni, "che può fornire risorse aggiuntive importanti alle aziende che investono seriamente nel benessere animale e che hanno già raggiunto i più alti standard, premiando chi lavora bene e responsabilmente. Queste misure rappresentano un primo pacchetto di interventi strutturali per la zootecnia, che punta a sostenere il reddito degli allevatori, rafforzare la filiera regionale e presidiare le aree interne dell’Umbria, rendendo più competitivo e sostenibile un settore fondamentale per l’economia e l’identità dei nostri territori”.
EFA News - European Food Agency