La Slovenia avvia il primo impianto agrivoltaico
A 20 chilometri da Lubiana esperimento pilota in un meleto: investimento da 200 mila euro

È stato avviato in un meleto gestito dall'Istituto Nazionale per l'Agricoltura a Brdo pri Lukovici, circa 20 km a nord-est di Lubiana, il primo impianto agrivoltaico pilota della Slovenia. Il progetto fungerà da modello per lo sviluppo dell'agrivoltaico: diversi progetti simili sono in programma nei prossimi anni, stando a quanto affermato dal ministro dell'Ambiente, del clima e dell'energia Bojan Kumer. L'investimento nel progetto pilota ammonta a poco più di 200.000 euro: i fondi provengono da un contributo svizzero e coprono anche tutte le analisi dei dati.
"L'agrivoltaico -ha affermato Kumer- unisce due settori importanti, l'agricoltura e l'energia, collegando la produzione alimentare alla generazione di energia pulita. Questa sinergia è necessaria in un periodo di crescenti sfide climatiche e soprattutto legate all'alimentazione".
Secondo il ministro Kumer la Slovenia ha un grande potenziale per il duplice utilizzo dei terreni agricoli, ovvero per la produzione alimentare e per l'energia solare. "Con lo sviluppo di soluzioni tecniche appropriate -aggiunge il ministro-, possiamo sfruttare questo potenziale in un modo che supporti, anziché minacciare, l'uso dei terreni agricoli". Un'analisi apposita, aggiunge il ministro, "mostrerà quali colture agricole e in quali condizioni potrebbero essere utilizzate in questo modo e dovrebbe anche mostrare quali configurazioni dei moduli fotovoltaici consentono un efficace doppio utilizzo del suolo senza compromettere il potenziale agricolo".
A sua volta, il ministro dell'Agricoltura Mateja Čalušić ha affermato che il progetto è considerato della massima importanza per la sicurezza alimentare, la resilienza e anche la sicurezza energetica. Čalušić ritiene che progetti come quello del meleto di Brdo pri Lukovici "potrebbero fornire risposte alle numerose domande e dubbi degli agricoltori in merito all'agrivoltaico".
Il direttore dell'Istituto per l'agricoltura Andrej Simončič ha sottolineato la necessità di proteggere i terreni agricoli, che in Slovenia non sono abbondanti. L'istituto, sottolinea Simončič, in qualità di partner del progetto, si impegnerà affinché i terreni agricoli siano destinati principalmente alla produzione alimentare sostenibile. Simončič ha ammesso che frutteti come questo consentono la produzione simultanea di cibo ed energia pulita.
Tomi Medved dell'Istituto per l'innovazione e lo sviluppo dell'Università di Lubiana, un altro partner del progetto, ha affermato che è in atto un'analisi non solo del potenziale teorico, ma anche del potenziale economico e tecnico dell'agrivoltaico in Slovenia.
EFA News - European Food Agency