Genova, è polemica sul centro commerciale al Palasport
Previsti ristoranti e supermercati. "Forte preoccupazione" di Confcommercio: la struttura rischia di portare via clienti ai negozi del centro

Genova è teatro di una nuova polemica che ha per protagonista un centro commerciale. A scatenare la rissa è stata la definizione del piano commerciale che riguarda il nuovo Palasport dove inizia a prendere forma il centro commerciale annunciato sottovoce nei mesi scorsi. I contratti sono ancora in definizione ma pare che siano pronti a sbarcare al waterfront di Renzo Piano marchi come Legami, Cisalfa, Marella e Calvin Klein, oltre a ristoranti come Mc Donalds e Burger King la catena giapponese Teryaki e due pizzerie e catene come Piazza Italia e New Yorker. Il vero nodo della discordia riguarda l’apertura di un nuovo punto vendita Esselunga, che sarebbe il terzo in città dopo quelli di via Piave e San Benigno. Si parla del prossimo ottobre come data dell'inaugurazione ma le polemiche (e i no) sono scattate già adesso.
In prima linea c'è Confcommercio Genova che, in un comunicato, "esprime forte preoccupazione per lo sviluppo del nuovo centro commerciale presso il Palasport, che appare non conforme alla tematicità obbligatoria prevista dalle autorizzazioni regionali". Il progetto, così come attualmente delineato, "non promuove l’identità sportiva o turistica annunciata ma si configura come una struttura generalista che rischia di drenare la clientela locale a discapito delle imprese storiche del centro città".
“Questo non è un Distretto commerciale tematico - tuona Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova-. Le nostre imprese sono già gravate da problemi di varia natura, economici, strutturali, normativi, e chiedono attenzione e aiuto. Stiamo assistendo al rischio concreto che vengano messe in condizione di non sopravvivere”.
L’associazione, nella sua nota, rimarca la presenza di rischi evidenti tra cui:
- concorrenza interna, non turistica, con clienti attratti dalla comodità del parcheggio da 730 posti;
- mancanza di marchi attrattivi in grado di competere con poli come l’outlet di Serravalle;
- nessuna traccia dei cantieri per gli otto parcheggi in centro deliberati nel 2024;
- nuove limitazioni alla viabilità urbana (ZTL), recentemente prospettate dalla nuova amministrazione, senza misure compensative.
"Pertanto -prosegue la nota-, Confcommercio Genova chiede:
- lo stop immediato al progetto, fino alla verifica del rispetto delle condizioni autorizzative;
- l’apertura urgente di un tavolo di confronto tra Comune e categorie economiche;
- il monitoraggio e la realizzazione effettiva dei parcheggi deliberati, condizione imprescindibile per garantire accessibilità".
"L’associazione -aggiunge il comunicato- annuncia inoltre che, in assenza di risposte e provvedimenti concreti da parte dell’amministrazione, avvierà con i propri legali un approfondimento normativo, valutando ogni strada percorribile per la tutela del commercio cittadino e dei suoi lavoratori".
EFA News - European Food Agency