Private equity. Gli obiettivi del nuovo fondo Green Harvest
Escusivo: parla l'ad di Clessidra PE Sgr, Andrea Ottaviano

Clessidra Private Equity SGR - la società di Private Equity che fa parte del Gruppo Clessidra, uno dei principali operatori di investimenti alternativi in Italia, controllato dalla Italmobiliare della famiglia Pesenti - ha lanciato il nuovo fondo Clessidra Capital Partners Green Harvest, fondo di investimento alternativo di tipo chiuso focalizzato sulle aziende operanti nell’agrifood italiano (vedi articolo di EFA News). Con un target di 150 milioni di euro e un hard cap di 200 milioni di euro, il nuovo fondo si propone di investire, con una preferenza per operazioni di maggioranza, nel segmento delle Pmi dell’agrifood italiano.
Andrea Ottaviano, Amministratore Delegato Clessidra Private Equity SGR, spiega le motivazioni del progetto e illustra quali saranno le prossime mosse in questa intervista esclusiva a EFA News.
Come mai avete deciso di avviare un fondo dedicato alla PMI dell'agrifood in un contesto tanto complesso come quello attuale?
Abbiamo scelto di avviare il fondo Clessidra Capital Partners Green Harvest per cogliere le opportunità offerte dal settore agrifood italiano, che rimane una delle risorse più importanti per l'economia del nostro Paese. Questo settore è caratterizzato dalla presenza di numerose PMI familiari con un forte potenziale di crescita, e nonostante le difficoltà del contesto attuale, continua a rappresentare un'area ricca di possibilità di sviluppo e consolidamento. Anche in un panorama economico globale complesso e sfidante, l'agrifood italiano resta strategico, grazie alla sua tradizione di qualità e innovazione. Il nostro fondo si concentra su aziende che possono beneficiare di un supporto mirato per rafforzare la loro posizione sul mercato e crescere in modo sostenibile. Il settore, oltre a rappresentare una porzione significativa del PIL italiano, sta rispondendo in modo sempre più deciso alla domanda di pratiche sostenibili, un tema che assume crescente importanza nei consumi globali e dato che l’agrifood, che da oltre vent’anni è al centro della nostra strategia di private equity, vogliamo che continui ad essere un punto focale della nostra visione. Intendiamo capitalizzare l’esperienza maturata dal nostro network nella filiera agroalimentare italiana; nonostante l'espansione della nostra struttura e degli investimenti, siamo convinti delle potenzialità di questo mercato solido e profittevole, che offre vantaggi competitivi duraturi, soprattutto in ottica di sostenibilità ambientale.
I dazi statunitensi stanno mettendo molta tensione sul comparto. Come evolverà la vicenda dal vostro punto di vista?
I dazi rappresentano una preoccupazione per il settore ma crediamo che le aziende italiane abbiano una forte competitività per la qualità dei loro prodotti e la capacità di adattarsi rapidamente a cambiamenti normativi e geopolitici. Riteniamo che il settore goda di una solida resilienza e di un forte appeal globale, grazie alla reputazione e alla qualità dei prodotti italiani. Le aziende saranno probabilmente chiamate a rivedere le loro strategie di mercato e a diversificare le esportazioni per mitigare l’impatto, puntando sull’innovazione e sulla sostenibilità, valori sempre più apprezzati a livello mondiale.
Quante operazioni contate di fare con il nuovo fondo?
Il nostro obiettivo non è tanto quello di perseguire un numero fisso di operazioni, quanto piuttosto di selezionare opportunità di investimento che ci permettano di costruire un portafoglio solido e diversificato. Puntiamo a operazioni mirate che rispondano ai nostri criteri di qualità, con aziende che abbiano un modello di business solido, un forte potenziale di crescita e un impegno concreto verso la sostenibilità e l’innovazione. La nostra strategia si concentrerà su PMI con leadership consolidata nel loro segmento di mercato, capaci di sfruttare opportunità di crescita, sia attraverso acquisizioni che tramite espansione internazionale e miglioramenti operativi.
Tracci un identikit del target ideale per il vostro fondo
Vogliamo concentrarci su aziende che operano in settori strategici dell'agrifood, con particolare attenzione a nicchie di mercato in rapida espansione, come agritech, nutraceutici, packaging sostenibile e alimenti funzionali, che sono in linea con le tendenze globali verso la salute e la sostenibilità. Cerchiamo realtà in grado di svilupparsi sia organicamente che tramite acquisizioni strategiche, con l’obiettivo di accelerare la loro crescita e migliorare la competitività sul mercato. L’orientamento alla sostenibilità e l’innovazione sono criteri fondamentali nel nostro processo di selezione, così come la capacità di adattarsi a un contesto economico in continua evoluzione.
Siete molto attenti al tema della sostenibilità ambientale. Rimarrà un fattore distintivo o gli standard "trumpiani" renderanno le politiche ESG una zavorra competitiva?
La sostenibilità rimarrà un elemento distintivo e centrale per il nostro fondo. Non si tratta solo di una necessità normativa, ma di una vera e propria leva competitiva per le aziende in cui investiamo. Clessidra Capital Partners Green Harvest è impegnato a seguire gli Science Based Targets (SBTi) per la decarbonizzazione, con l'obiettivo di accompagnare le imprese nel loro percorso di riduzione delle emissioni e nel miglioramento delle pratiche ambientali. L'adozione di politiche sostenibili non solo aumenta la resilienza delle aziende, ma crea anche valore a lungo termine, rendendole più competitive, specialmente in un contesto globale dove la sostenibilità è sempre più al centro dell'attenzione.
Quali sono gli investitori ideali per il vostro fondo?
Gli investitori ideali sono quelli istituzionali, family offices e investitori privati interessati a un’opportunità che coniuga performance finanziaria e impatto positivo sull’ambiente. Cerchiamo partner che condividano la nostra visione, disposti a impegnarsi in un fondo che punta a generare ritorni significativi, ma anche a promuovere lo sviluppo sostenibile delle PMI italiane nel settore agrifood.
Quali saranno le vostre prossime mosse?
Ci focalizzeremo sulla ricerca e selezione di investimenti strategici che rispondano pienamente alla nostra visione per costruire un portafoglio di aziende che possiedano il potenziale per sfruttare appieno le opportunità di un settore come quello dell'agrifood. Lavoreremo a stretto contatto con Confagricoltura, nostro partner strategico, per identificare le opportunità più promettenti, avviando un processo di due diligence approfondito per ogni operazione.
EFA News - European Food Agency