It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Intesa Sanpaolo /2. Liguria: 9,3% export prende la strada degli Usa

Agroalimentare al terzo posto tra i settori destinati oltreoceano, con una quota del 15%

L’Italia, insieme alla Germania, è l’economia europea più esposta sul mercato Usa: gli Stati Uniti assorbono il 10,4% dell’export italiano. Anche la Liguria e la provincia di Genova hanno forti legami con il mercato statunitense (è indirizzato verso questo mercato il 9,3% dell’export ligure e il 9,5% dell’export genovese), ma il peso dell’export verso gli Usa sul valore aggiunto è piuttosto basso (1,4% per la Liguria e 1,3% per Genova, vs 3,3% media italiana). Questo dato è mitigato dalla forte diversificazione produttiva del territorio (in cui i servizi e in particolare il turismo assumono un ruolo di primo piano) e anche dalla forte diversificazione dei mercati di sbocco dell’export, la più alta in Italia sia considerando l’ambito regionale che provinciale. E' quanto emerge dall'ultimo scenario macroeconomico diffuso dal Research Department Intesa Sanpaolo.

Il settore che esprime le maggiori vendite in valore e in termini di incidenza verso il mercato statunitense è la cantieristica navale, tipicamente caratterizzata da forti oscillazioni per via della produzione e consegna basata su grosse commesse. Il peso del mercato statunitense per la cantieristica genovese è storicamente elevato, ma in particolare negli ultimi anni ha raggiunto livelli molto elevati (era al 93% nel 2023, momento di massimo, e si è attestato al 78% nel 2024). Oltre a navi e imbarcazioni, i settori esportatori della provincia di Genova strettamente più legati al mercato statunitense sono: elettronica, agro-alimentare, articoli sportivi e cosmetica/detergenza, con un peso degli Stati Uniti sul totale esportato rispettivamente del 14,6%, del 15%, del 16,7% e del 41,6%. Gli altri settori si collocano tutti in linea o al di sotto della media territoriale del 9,5%.

Da un’indagine interna di Intesa Sanpaolo che ha coinvolto gli specialisti a supporto dei processi di internazionalizzazione, tra le scelte strategiche delle imprese emergono la ricerca di nuovi clienti e fornitori in nuovi mercati e l’anticipo delle vendite e delle consegne negli Usa. Ma è soprattutto la leva della qualità che può rappresentare un valido strumento per mantenere quote di mercato oltreoceano, in quanto rende i prodotti meno sostituibili e maggiormente apprezzati da una fascia di clientela alto spendente. Le imprese si stanno focalizzando anche su una riorganizzazione della struttura produttiva e distributiva.

Tra i mercati più promettenti, sempre da quanto rilevato dalla survey, emergono alcuni paesi del Medio Oriente, come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, per la presenza di consumatori alto spendenti, l’India per le prospettive di crescita, il Nord-Africa che viene visto positivamente, oltre per le prospettive di crescita, anche per la bassa concorrenza, e il Sud America.

La Liguria e la provincia di Genova sono ben posizionate per cogliere queste opportunità. I flussi di export della provincia di Genova sono cresciuti negli ultimi 15 anni e nel 2023 è stato raggiunto il massimo storico (6,5 miliardi); nonostante il calo registrato nel 2024 (-38%, per via della conclusione di importanti commesse statunitensi di cantieristica navale) l’export si è mantenuto su livelli molto elevati e ha superato i 4 miliardi. Tra i nuovi mercati in cui la crescita dell’export è stata maggiore tra il 2008 e il 2014 vi sono: Cina (soprattutto macchine di impiego generale), Azerbaigian (prevalentemente meccanica ed elettrotecnica) e Arabia Saudita (prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio).

Diversificare export e approvvigionamenti sono le due priorità alla luce dell’evoluzione dello scenario geo-politico, ma in prospettiva sarà importante anche puntare sugli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Tra il 2019 e il 2024 gli investimenti in Italia sono aumentati del 32,8%, più che recuperando il gap di crescita accumulato nel periodo tra il 2008 e il 2019.

I processi di innovazione hanno un’importanza cruciale: le imprese del territorio hanno già intrapreso un percorso strutturato di innovazione, investendo sia in tecnologie 4.0 sia in soluzioni orientate alla sostenibilità e alla decarbonizzazione. Dalle elaborazioni realizzate dal Research Department di Intesa Sanpaolo emergono gli impatti positivi della twin-transition su crescita e produttività delle imprese.

lml - 52268

EFA News - European Food Agency
Related
Similar