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CLARA MOSCHINI

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Tendenze. L'Uliveto Roof Garden sui tetti di Roma

Le novità al ristorante dell’Hotel Diana, storico albergo della Capitale

Non è proprio l'ultima arrivata tra le terrazze glamour degli alberghi romani, anzi: L’Uliveto Roof Garden è un vero e proprio giardino, disteso al 7° piano dell’Hotel Diana, struttura fondata dalla famiglia De Angelis con il suo capostipite Benedetto nel 1939. Che da 86 anni rimane un baluardo della tradizione dell'ospitalità alberghiera familiare, in una Roma assediata dalle grandi catene.

Situato a poche centinaia di metri dalla stazione Termini ma anche da Santa Maria Maggiore, dal Colosseo e dal teatro dell’Opera, l’Hotel Diana con le sue 157 stanze e suite, pur nel rinnovamento e nel design contemporaneo, conserva intatto il suo charme elegante ed unico, non omologato, apprezzatissimo dalla clientela (soprattutto inglese, americana e spagnola). Caratteristiche queste che hanno consentito alla struttura di registrare un’impennata di presenze, toccando quota 106.567 nel 2024 (rispetto alle 86.024 della riapertura post-Covid del 2022) e un aumento via via crescente di fatturato, attestatosi nel 2023 a +29,5% (e cioè 6.708.000 di Euro rispetto ai 5.177.000 del 2022), trend in crescita confermato anche nel 2024 con un +4%.

L’accoglienza è per l’appunto arricchita dal ristorante L’Uliveto, affacciato sui tetti di Roma, inaspettato spazio verde voluto da Caterina De Angelis  responsabile food & beverage dell’Hotel e ideatrice del rilancio del Roof Garden.

"Tutto parte nel 2008 per fare della terrazza qualcosa di speciale: l’idea era quella di sfruttare al massimo una superficie su più livelli per avere uno sguardo a 360° sulla città, dalle cupole del Rinascimento, alle Terme di Diocleziano fino alle facciate dei palazzi umbertini. Ma anche per dare vita a un giardino di fiori e piante mediterranee e rendere più piacevole una cena, un aperitivo o semplicemente un incontro di lavoro", spiega De Angelis.

“La vera magia è al tramonto quando il cielo si accende di sfumature arancio-rosate, Roma è più in basso con il suo frastuono ma qui, immersi tra colori e profumi, si gode veramente qualcosa di unico", aggiunge la titolare.

La novità dell'estate è il lancio della nuova drink list, curata dal bartender Gianluca Storchi, nata abbinando i 12 segni dello zodiaco ad altrettanti 12 cocktail, scelti tra grandi classici, con mix vintage e novità assolute create ad hoc per l’estate 2025.

Si comincia dal primo segno dell’oroscopo, l'Ariete, abbinato a un Garibaldi, grande classico della tradizione italiana: il contrasto tra l’amaro del Bitter Campari e la dolcezza agrumata dell’arancia crea un equilibrio che rispecchia in toto il temperamento arietino. 

Si passa poi per il Cancro, primo segno dell’estate: i nati sotto questo segno hanno un animo sensibile, abbinato a imprevedibili sbalzi d’umore. "Ebbene - spiega Storchi - il loro cocktail di riferimento è il Pimm’s & Lemonade a base di Pimm’s n°1, liquore di chinotto e lemon soda, arricchito con menta fresca". Da non perdere poi L’Uliveto Spritz, ideato ex novo da Storchi, realizzato con Martini Bianco, liquore di cedro, menta e vino spumante. Fresco e brillante, per niente dolce, questo spritz è abbinato al segno dei Gemelli, spiriti liberi in perenne movimento 

“Non dimenticando nessuno dei 12 segni dello zodiaco - conclude Storchi - arriviamo fino ai Pesci: a loro, animo vibratile e modi gentili, abbiamo dedicato il Mai Tai, uno dei cocktail più famosi e iconici, conosciuto in tutto il mondo come simbolo dei drink tropicali".

L'esperienza si completa perfettamente con la cena, grazie alle proposte gourmet dello chef Alessandro Pinca, con un menu ispirato alla tradizione, ma ricco anche di proposte innovative, realizzate con tecniche moderne.

“Il menu che proponiamo comprende una varietà di piatti - spiega lo chef - non tralasciando la tradizione romana e nazionale, arricchita però da note contemporanee, nel rispetto degli ingredienti e perseguendo una scelta etica di prodotti del territorio: un mix tutto da provare”.

Vero talent scout di eccellenze agroalimentari, preferibilmente a chilometro laziale, Pinca ha improntato infatti la sua cucina nel segno non solo della qualità ma anche della sostenibilità e del benessere animale. Scorrendo il menu spiccano i nomi dei vari fornitori, quali Galline Felici, azienda avicola nel nord della Capitale dove le galline vivono libere di razzolare all’aperto, o San Bartolomeo, in provincia di Viterbo, specializzata nell’allevamento di polli ruspanti. Di The Circle invece, l’azienda romana specializzata in acquaponica, tutte le insalate, mentre i formaggi provengono dal celebre distributore DOL, D’Origine Laziale ideato da Vincenzo Mancino. Da Fondi, dalla casearia Casabianca, le mozzarelle di bufala campana DOP. Da segnalare la carne di Marango, incrocio tra fattrici maremmane e tori Angus, proviene invece da allevamenti allo stato brado nella provincia di Viterbo, mentre i carciofini sott’olio Agnoni da Cori, in provincia di Latina. 

Forte di una tale batteria di prodotti, Pinca propone quindi un menu articolato, dedicato anche alla clientela vegetariana e celiaca. Ma alla domanda quale sia il piatto nel quale si riconosca di più, la risposta è invariabilmente la stessa: “non so scegliere, li amo tutti”.

Photo gallery Terrazza Hote Diana Roma Bartender Gianluca Storchi Hotel Diana Roma Chef Alessandro Pinca, Uliveto Roof Garden, Hotel Diana Roma
ris/lma - 52352

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