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CLARA MOSCHINI

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Driver Esselunga, saltato accordo aziende-sindacati

Confermato lo sciopero per giovedì 24 luglio: trattativa arenata sugli aumenti

È terminato con un nulla di fatto il confronto tra la rappresentanza congiunta dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e le aziende della logistica che gestiscono la consegna a casa delle spese Esselunga. La trattativa iniziata lo scorso 6 maggio, dopo un’intesa provvisoria per i driver della Lombardia (leggi notizia EFA News) adesso si è arenata su quella che viene descritta come “parte economica”, cioè sugli aumenti. 

A causa della rottura delle trattative la Filt Cgil, in una nota, conferma lo sciopero per il 24 luglio. "In diverse regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio) per l’intera giornata di giovedì 24 luglio" è confermato "lo sciopero degli addetti alla consegna a domicilio della spesa per Esselunga con presidio presso la sede della committente a Limito di Pioltello (Milano)”. 

"Si è arrivati a questa proclamazione -prosegue la nota- a seguito della rottura della trattativa per il primo accordo nazionale con le aziende operanti nella consegna per conto di Esselunga e della conseguente proclamazione unitaria dello stato di agitazione di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici delle aziende Deliverit, B&V Logistics e CAP Delivery. Il nodo centrale -spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil- rimane il mancato riconoscimento di un’indennità adeguata, solo 2 euro, per la consegna al piano, una funzione fondamentale e usurante nel lavoro dei driver". 

"A ciò -prosegue la nota- si aggiungono gravi mancanze di risposte su altri punti cruciali della piattaforma rivendicativa come la parità di trattamento economico tra lavoro urbano ed extraurbano, come sulla pericolosità di carichi eccessivi senza strumenti adeguati come saliscendi elettrici, su un adeguato premio di risultato, sui turni domenicali e festivi ed in generale sulla contrattazione sindacale nazionale e territoriale”.

"Il tanto pubblicizzato aumento -dichiara nella nota la Filt Cgil- che le imprese hanno sbandierato come specchietto per le allodole, di 2 mila euro non è figlio del confronto, ma nasce dagli aumenti ai driver derivanti dal contratto nazionale. I 13 euro di indennità di trasferta per le consegne dell’ultimo miglio, che già discendono dal ccnl, attualmente non vengono erogati nella giusta entità, in palese violazione delle regole contrattuali. Le aziende devono smetterla di eludere il contratto e iniziare a riconoscere realmente la professionalità, la fatica e la dignità di lavoratori e lavoratrici, questa è la responsabilità che chiediamo alle aziende per una vera ripresa del confronto”.

Le aziende

La proposta presentata dalle aziende prevedeva un aumento complessivo della retribuzione di circa 2.000 euro nel primo anno, oltre a un premio di risultato con importi crescenti per il biennio 2026/2027. A questo si aggiungeva quanto siglato il 6 maggio 2025 con il riconoscimento di 150 euro netti di bonus e 100 euro netti assorbibili a fronte della buona riuscita delle trattative.

“Purtroppo, nonostante l’impegno e la volontà delle aziende, non è stato possibile allo stato attuale raggiungere un accordo con le parti sindacali -hanno comunicato Brivio & Viganò Logistics, Deliverit e Capdelivery-. Tale percorso ha richiesto alle aziende notevoli sforzi, sia economici che organizzativi, mossi dalla convinzione che un’intesa condivisa potesse rappresentare un passo importante per tutti. Tuttavia, quanto messo in campo, con grande sacrificio dalle aziende, non è stato ritenuto sufficiente sia come valori salariali che come valore del Premio di risultato”.

Le aziende della logistica hanno rimarcato che le richieste avanzate dai sindacati “non sono ad oggi sostenibili per le imprese”. Hanno anche ricordato che “la continuità delle aziende si basa proprio sulla sostenibilità economica del business che permette il mantenimento dei livelli occupazionali e possibilmente l’apertura di nuove opportunità lavorative”. Le aziende, comunque, hanno rimarcato di essere pronte a riprendere le trattative “confidando che tutte le parti coinvolte agiscano con senso di responsabilità per raggiungere soluzioni condivise e sostenibili per il futuro”.

Fc - 52395

EFA News - European Food Agency
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