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CLARA MOSCHINI

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Estate. Bere al momento giusto è fondamentale per l'equilibrio idrico

L’assunzione d'acqua ai ritmi biologici naturali migliora la regolazione termica e il benessere metabolico

L’idratazione non è soltanto una questione di quantità, ma anche di tempistica: il ritmo circadiano, l’orologio biologico interno che regola numerosi processi fisiologici nel corso della giornata, influisce direttamente sull’efficacia con cui l’organismo assorbe e utilizza l’acqua.

Bere nei momenti più adatti della giornata consente di ottimizzare l’assorbimento dei liquidi, supportare la termoregolazione e contribuire al mantenimento dell’equilibrio idrico generale.

Il ritmo circadiano influenza infatti il comportamento umano su base ciclica, regolando il sonno, la secrezione ormonale, la temperatura corporea e la funzione renale. Il rene, ad esempio, mostra una variazione significativa della sua attività durante il giorno: la diuresi è più attiva nelle ore diurne e rallenta nelle ore notturne. Bere grandi quantità d’acqua a fine giornata può quindi provocare un sovraccarico dell’apparato urinario, disturbare il sonno e non garantire una reale idratazione cellulare. L’assunzione idrica dovrebbe essere maggiormente concentrata al mattino e nelle prime ore del pomeriggio, quando la produzione di vasopressina – un ormone che regola la ritenzione idrica – è più bassa, favorendo una maggiore eliminazione di scorie metaboliche. Al contrario, nelle ore serali, il corpo tende naturalmente a trattenere liquidi.

“Assumere liquidi nei momenti chiave della giornata, in coerenza con i picchi e i cali della secrezione ormonale e dell’attività renale, permette un’idratazione più efficiente e un migliore bilanciamento omeostatico”, spiega il professor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation.

La distribuzione dell’assunzione idrica durante il giorno - di circa 1,5 litri - può seguire uno schema coerente con i ritmi fisiologici del corpo umano. Al mattino, ad esempio, bere uno o due bicchieri d’acqua appena svegli è utile per reintegrare i liquidi persi durante la notte e riattivare il metabolismo. Nelle ore centrali della mattinata, tra le 10:00 e le 12:00, una buona idratazione sostiene la concentrazione mentale e aiuta la termoregolazione, in particolare se si è fisicamente attivi o esposti a temperature elevate. Dopo il pranzo, l’assunzione di acqua favorisce la digestione e contrasta la naturale tendenza alla sonnolenza postprandiale. Nelle ore successive, un apporto idrico moderato mantiene efficiente la funzione renale senza sovraccaricarla. È invece consigliabile ridurre l’assunzione dopo le 19:00, per evitare disturbi del sonno legati alla diuresi notturna, rispettando così anche i ritmi notturni del sistema endocrino e urinario.

Un piccolo cambiamento nella routine d’idratazione quotidiana, basato sui ritmi circadiani, può fare quindi una grande differenza nella salute complessiva, nella lucidità mentale e nell’efficienza del nostro organismo.

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EFA News - European Food Agency
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