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CLARA MOSCHINI

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Casa Optima crescerà anche con acquisizioni

Il ceo Fattori: "Cerchiamo aziende innovative e con cultura aziendale coerente con i nostri valori"

Il gruppo riminese da pochi mesi è controllato dal private equity Terlos affiancato dal fondi sovrani di Abu Dhabi e Singapore.

Casa Optima ha chiuso il 2024 con ricavi per 260 milioni di euro, in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente generando all’estero il 70% delle vendite di gelati e prodotti da pasticceria, con performance significative sia in aree geografiche più mature come l’Europa sia in geografie emergenti come il Medio Oriente e l’Asia (vedi articolo di EFA News). “Il 2024 ha visto la nostra realtà espandersi e consolidarsi come gruppo internazionale capace di competere nei mercati più dinamici, con una proposta sempre più ampia e una visione orientata all’innovazione e alla crescita responsabile”, ha commentato Francesco Fattori, Ceo di Casa Optima. “Forti di un primo semestre 2025 molto positivo, ci prepariamo ad affrontare una nuova fase di sviluppo con il fondo internazionale Terlos e con gli altri nuovi importanti co-investitori, pronti a cogliere tutte le opportunità offerte dai mercati a più alto potenziale, continuando a diversificare la nostra offerta anche oltre il gelato”. 

Lo scorso maggio Charterhouse Capital Partners ha ceduto il 100% di Casa Optima a un gruppo di investitori guidato dal private equity Terlos per 900 milioni di euro (vedi articolo di EFA News). Fattori, in questa intervista esclusiva a EFA News, illustra come vede il futuro del gruppo.

Avete chiuso un 2024 con ricavi oltre le attese. Come sta andando il 2025?

I primi mesi del 2025 mostrano un trend positivo in linea con gli ultimi anni, confermando la bontà delle scelte strategiche fatte sia in termini di ampliamento del portafoglio che di rafforzamento organizzativo e commerciale nei mercati chiave. Continuiamo a vedere una forte domanda sui brand “gelato” del gruppo e un crescente interesse nell’ambito beverage e pasticceria, dove la nostra presenza si è rafforzata sensibilmente.

Come vi aspettate di chiudere l’esercizio?

Siamo nel pieno della stagione per cui è ancora prematuro parlare di chiusura di esercizio. Ci aspettiamo tuttavia di essere in linea con i nostri obiettivi di crescita grazie agli investimenti in innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità pianificati in coerenza con il nostro piano industriale.

L’estero pesa per il 70% delle vostre vendite. Quali sono i Paesi che vi danno maggiori soddisfazioni?

La nostra crescita internazionale si basa su una presenza geografica capillare e su un modello che coniuga l’autenticità italiana con una forte attenzione alle esigenze locali. Il nostro approccio è quello di consolidare i mercati europei più maturi e, al tempo stesso, rafforzare la presenza nelle aree che mostrano un’evoluzione più dinamica nei consumi. Tra queste, America, Medio Oriente e Sud-Est asiatico sono le geografie in cui vediamo risultati significativi e continui segnali di sviluppo.

Il mercato nordamericano probabilmente oggi attrae meno in virtù dei dazi trumpiani oppure è ancora da considerarsi uno sbocco cui ambire?

Gli Stati Uniti d’America e il nord America sono rilevanti per qualunque realtà che ambisca a un posizionamento globale. Le dinamiche regolatorie e commerciali vengono costantemente monitorate, ma il potenziale resta alto per tutti i nostri brand e categorie di prodotto. Come sempre, il nostro approccio è pragmatico: valutiamo ogni opportunità con attenzione, in coerenza con i nostri obiettivi strategici di lungo periodo.

Fra i vostri soci avrete Terlos con il fondo sovrano di Abu Dhabi, affiancati da Gic, il fondo sovrano di Singapore. Quali input vi hanno garantito oltre ovviamente a rendervi più solidi da un punto di vista finanziario?

Poter collaborare in futuro con partners del calibro di Terlos, Adia e Gic è per noi sia un riconoscimento del valore costruito nel tempo insieme a Charterhouse Capital Partners e sia un’opportunità per rinforzare ulteriormente i nostri futuri piani di crescita, anche grazie alla loro esperienza nel mercato globale.

Ci faccia un identikit delle possibili acquisizioni che avete in pipeline.

Le operazioni di M&A sono per noi uno strumento strategico di crescita per cui valutiamo realtà complementari in grado di rafforzare sinergicamente la nostra offerta e di aprire nuove aree geografiche e canali con potenziale. Cerchiamo aziende innovative con forte autenticità e con una cultura aziendale coerente con i nostri valori.

Pensate a un’Ipo? Se sì, in Italia?

Al momento non ci sono progetti di quotazione e siamo focalizzati esclusivamente sull’attuazione del nostro piano industriale.

Photo gallery Sede gruppo Casa Optima/MEC3 a San Clemente (Rimini)
gfa - 52962

EFA News - European Food Agency
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