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CLARA MOSCHINI

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Lotta al caporalato, ad agosto controlli a 900 aziende agricole

I carabinieri hanno comminato sanzioni per 4.200.000 euro: gli ultimi casi a Alba (CN), Torino e Legnano (MI)

È stato, ed è ancora, un agosto di duro lavoro quello che si avvia a conclusione per il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Sull'onda dei risultati del tavolo tecnico interministeriale di aggiornamento sull'attuazione delle misure di contrasto allo sfruttamento del lavoro nel settore agricolo di inizio agosto (leggi notizia EFA News) i carabinieri, per contrastare il fenomeno del caporalato in agricoltura, hanno effettuato controlli su quasi 900 aziende agricole, verifiche su circa 3.600 posizioni lavorative, comminando sanzioni e ammende per oltre 4.200.000 euro.

L'ultimo intervento, in ordine di tempo, è avvenuto nell’ex centrale del latte di Alba (Cuneo) dove 9 cittadini stranieri (tutti regolari sul territorio nazionale) sono stati trovati il 23 agosto dai carabinieri dopo che il gruppo aveva trovato sistemazione nella struttura da tempo abbandonata. L’intervento è avvenuto sempre nell’ambito della prevenzione e controllo del territorio da parte dei militari della Compagnia di Alba, con particolare attenzione al fenomeno del caporalato e alle occupazioni abusive di immobili. 

"Gli stranieri -spiegano i carabinieri- perlopiù braccianti agricoli impiegati in questi giorni nella vendemmia, sono stati identificati e allontanati dall’edificio, che è in condizioni igienico-sanitarie particolarmente precarie". I carabinieri hanno informato il Dipartimento di prevenzione della Asl Cn2 e i colleghi di Cuneo, "affinché vengano adottate le opportune misure di contrasto e tutela della salute pubblica, nonché verificare le posizioni lavorative". 

Altro intervento, pochi giorni fa nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Legnano: è stata sospesa l’attività di un’azienda agricola a Robecchetto con Induno, in provincia di Milano. Militari e personale specializzato del nucleo per la tutela del lavoro hanno rilevato a carico dell’azienda infrazioni che vanno dalla mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi alla mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, passando per la mancanza di formazione dei lavoratori e di visite preventive. Il titolare dell’azienda è stato denunciati a piede libero e dovrà pagare oltre 50mila euro tra sanzioni amministrative e ammende.

La scorsa settimana i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino, con l’ausilio di personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno controllato 14 aziende della provincia che svolgono attività di allevamento di bovini, coltivazioni di ortaggi e vivaistiche. Sono state identificate 34 persone, una delle quali è risultata lavorare "in nero". L’azienda è stata sanzionata con obbligo di immediata assunzione dell’operaio con regolare contratto in agricoltura. In due casi è stata riscontrata l’inidoneità dei mezzi di cui è stato vietato l'utilizzo fino alla successiva messa in sicurezza. In tre aziende è stata rilevata la presenza di sistemi di videosorveglianza nei luoghi di lavoro senza preventiva autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro. Sono stati denunciati sei titolari d’azienda per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro ed elevate sanzioni per un importo complessivo di 5.400,00 euro.

Come abbiamo accennato, i controlli delle forze dell'ordine, ad agosto, hanno riguardato 888 aziende, di cui 468 sono risultate irregolari (52,70%). Sono state elevate sanzioni e ammende per 4.230.241,84 euro: sempre nel mese di agosto  sono stati sequestrati un locale fatiscente adibito a dormitorio dei lavoratori sfruttati (Perugia) e alcuni attestati di formazione falsi (Trieste).   

Sono state, inoltre, verificate 3.601 posizioni lavorative: il 20,24%, pari a 729, sono risultate irregolari e, di queste, il 26,88%, cioè 196, sono riconducibili all'impiego di manodopera "in nero". Tra le posizioni lavorative verificate, 1.557 riguardano lavoratori extracomunitari: 79 sono gli impiegati "in nero", 30 i clandestini, 19 i minori trovati sui luoghi di lavoro, di cui 9 impiegati "in nero".

Dalle 888 aziende ispezionate, sono scaturiti 113 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale, pari al 12,72% delle ispezioni: 51 per "lavoro nero", 50 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, in 12 casi, per entrambe le ipotesi. Inoltre, sono stati irrogati 42 provvedimenti di diffida ed elevate 850 prescrizioni ai sensi del D. Lgs. 758/1994.

Sono state deferite in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria complessivamente 470 persone, responsabili di violazioni del Testo Unico sull'immigrazione, della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto "caporalato" e di altre fattispecie penali, tra le quali falso ideologico e somministrazione fraudolenta di manodopera.


Fc - 53011

EFA News - European Food Agency
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