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CLARA MOSCHINI

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Dazi /6. Ambasciatore cinese in Usa: "No a guerra commerciale agricola"

Export soia verso Pechino crollato del 53% nel primo semestre di quest'anno

Il protezionismo spiana la strada ai problemi nelle relazioni commerciali agricole tra Usa e Cina. A lanciare l'allarme è stato l'ambasciatore cinese a Washington Xie Feng, secondo la trascrizione di un discorso diffuso dalla stessa ambasciata. "È ovvio che il protezionismo dilaga, gettando un'ombra sulla cooperazione agricola tra Cina e Stati Uniti", dichiara Feng, esprimendo la volontà di scongiurare una guerra commerciale tra le due principali potenze mondiali.

Pechino ha imposto dazi del 15% agli Usa, rispondendo così al primo pacchetto di tariffe varato dal presidente Donald Trump e andando a colpire merci statunitensi per un valore di 21 miliardi di dollari. Questo mese Washington e Pechino hanno esteso la tregua per 90 giorni, evitando dazi a tre cifre sui rispettivi prodotti. Le esportazioni agricole statunitensi verso la Cina sono diminuite del 53% nella prima metà dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo del 51% per la soia, ha ricordato Xie nel discorso tenuto venerdì a un evento dedicato all'industria della soia a Washington.

"Gli agricoltori americani, come i loro colleghi cinesi, sono laboriosi e umili", ha affermato Xie. "L'agricoltura non dovrebbe essere dirottata dalla politica e gli agricoltori non dovrebbero essere costretti a pagare il prezzo di una guerra commerciale".L'inviato ha affermato che l'agricoltura è un promettente settore di cooperazione e un "pilastro delle relazioni bilaterali". 

Il mese scorso, il segretario all'Agricoltura degli Stati Uniti Brooke Rollins aveva dichiarato che Washington avrebbe limitato gli acquisti di terreni agricoli da parte di "avversari stranieri", tra cui la Cina. Il Dipartimento dell'Agricoltura ha dichiarato di aver licenziato 70 ricercatori stranieri a contratto dopo una verifica della sicurezza nazionale volta a proteggere l'approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti da avversari come Cina, Russia, Corea del Nord e Iran.

Xie ha respinto le preoccupazioni degli Stati Uniti dichiarando: "Gli investitori cinesi detengono meno dello 0,03% dei terreni agricoli statunitensi, quindi da dove viene l'affermazione di 'minacciare la sicurezza alimentare degli Stati Uniti". L'ambasciatore ha quindi definito le restrizioni statunitensi una "manipolazione politica".

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EFA News - European Food Agency
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