Sicurezza alimentare: Italia promossa nei controlli
Eccellenza del nostro sistema confermato dal apporto del ministero della Salute

Un recente rapporto del ministero della Salute ha confermato l'eccellenza del sistema italiano di controllo sulla sicurezza alimentare, mettendo in luce un impegno fondamentale e capillare quello dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali (Asl) e degli Istituti zooprofilattici Sperimentali del Paese. Sono questi, infatti, a farsi carico dell'attuazione a livello territoriale del Piano Nazionale Residui (Pnr) 2024, garantendo che i prodotti di origine animale che arrivano sulle nostre tavole siano privi di sostanze vietate o oltre i limiti consentiti.
Il Pnr è un vero e proprio "strumento di radiografia" dei controlli eseguiti in Italia, viene redatto annualmente dal ministero della Salute, ma la sua efficacia si fonda sulla stretta collaborazione tra autorità regionali e locali, Istituti Zooprofilattici Sperimentali e il Laboratorio Nazionale di Riferimento. Questo coordinamento costante, supportato dal sistema informatico ministeriale RaDisan, ha permesso di gestire con successo le nuove normative europee, consentendo interventi correttivi quasi in tempo reale.Il 2024 è stato il secondo anno di attuazione dei regolamenti (UE) 2022/1644 e 2022/1646, che hanno sostituito la direttiva 96/23/CE. L'obiettivo principale del Piano è la ricerca di sostanze farmacologicamente attive, sia vietate che autorizzate, per prevenire usi illeciti o impropri e assicurare il corretto impiego dei farmaci veterinari.
Nel 2024, i Servizi Veterinari delle Asl, insieme agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, hanno analizzato un numero significativo di campioni: - 26.968 campioni prelevati in totale, che hanno generato 397.913 determinazioni analitiche; - 24.337 campioni sono stati raccolti nell'ambito del Piano mirato; - Sono stati analizzati anche campioni su sospetto, con una percentuale di non conformità salita a circa il 4%, a conferma che l'indagine mirata è un presidio cruciale.
Nonostante l'enorme mole di lavoro, il numero di non conformità è rimasto estremamente basso, pari allo 0,14% del totale, un dato addirittura migliore della media europea, i 38 campioni non conformi, infatti, dimostrano che le irregolarità sono isolate e non rappresentano un problema sistemico. Il ministero della Salute ha inviato i risultati ottenuti all'Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) per il rapporto annuale, confermando la piena trasparenza e aderenza alle normative europee.
"L'impegno dei servizi veterinari delle Asl e degli Istituti zooprofilattici", dichiara Antonio Sorice, presidente di Simevep - Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, "è costante e determinante, le attività sul campo, dalla raccolta dei campioni alla gestione delle procedure, hanno permesso all'Italia di rispettare pienamente gli obiettivi minimi e di mantenere standard di sicurezza elevati sebbene il rapporto indichi alcune aree di miglioramento, come la rapidità nella consegna dei campioni e la chiarezza della documentazione, si tratta di aspetti puramente organizzativi che non intaccano la sostanza di un sistema che funziona. L'Italia, grazie anche alla capillare organizzazione ed alla capacità di “fare rete” tra Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Servizi Veterinari delle Asl ed Istituti zooprofilattici, si conferma un punto di riferimento in Europa nella tutela della salute dei consumatori".
EFA News - European Food Agency