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CLARA MOSCHINI

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Fao: prezzi materie prime alimentari stabili ad agosto

Aumenti carne, zucchero e olio vegetale compensano calo quotazioni cereali e latticini

Il benchmark dei prezzi mondiali delle materie prime alimentari è rimasto sostanzialmente invariato ad agosto, poiché gli aumenti dei prezzi di carne, zucchero e olio vegetale hanno compensato il calo delle quotazioni di cereali e latticini, secondo il nuovo rapporto pubblicato venerdì dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao).

L'Indice Fao dei prezzi alimentari, che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali di una serie di materie prime alimentari scambiate a livello globale, ha registrato una media di 130,1 punti ad agosto, in leggero aumento rispetto al livello rivisto di luglio di 130,0 punti e del 6,9% rispetto all'anno precedente.

Pr quanto riguarda gli oli vegetali, l'indice dei prezzi  Fao è aumentato dell'1,4% ad agosto rispetto a luglio, raggiungendo il livello più alto in oltre tre anni. Le quotazioni dell'olio di palma, di girasole e di colza sono cresciute, in parte influenzate dall'intenzione dell'Indonesia di aumentare ulteriormente il suo obbligo di miscelazione di biodiesel il prossimo anno, mentre i prezzi mondiali dell'olio di soia sono leggermente scesi, nella prospettiva di ampie forniture globali di soia nella prossima campagna di commercializzazione.

L'Indice dei prezzi dei cereali è diminuito dello 0,8% rispetto a luglio. I prezzi internazionali del grano sono diminuiti, trainati da raccolti più abbondanti nell'Unione Europea e nella Federazione Russa, mentre i prezzi mondiali del mais sono aumentati, in parte a causa dell'aumento della domanda per uso mangimistico e della produzione di etanolo negli Stati Uniti d'America. L'Indice Fao dei prezzi del riso ha registrato un calo, appesantito dai prezzi più bassi dell'Indica, a fronte della continua e agguerrita concorrenza tra gli esportatori.

Un aumento si registra sul fronte dei prezzi della carne (+0,6%), raggiungendo un nuovo massimo storico, trainato dalla crescita dei prezzi internazionali della carne bovina, sostenuto dalla forte domanda negli Stati Uniti e dalla robusta domanda di importazioni dalla Cina, che hanno rispettivamente spinto le quotazioni delle esportazioni australiane e brasiliane. Anche i prezzi degli ovini sono aumentati, i prezzi della carne suina sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre le quotazioni della carne di pollame sono diminuite a causa delle abbondanti forniture esportabili dal Brasile.

L'indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è diminuito dell'1,3% rispetto a luglio, con le quotazioni di burro, formaggio e latte intero in polvere in calo a causa della debole domanda di importazioni dai principali mercati asiatici.

Infine, i prezzi dello zucchero sono leggermente aumentati, segnando un +0,2% rispetto a luglio, dopo cinque cali mensili consecutivi: un andamento trainato principalmente dalle preoccupazioni sulla produzione e sui raccolti di canna da zucchero in Brasile, nonché dalla maggiore domanda globale di importazioni. Le prospettive di raccolti più abbondanti in India e Thailandia hanno contenuto l'aumento dei prezzi.

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EFA News - European Food Agency
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