Diageo taglia sui costi e scatena l'ira del Canada
Delocalizzazioni in Irlanda, il leader dell'Ontario Doug Ford s'infuria per la chiusura di Crown Royal

Non c'è pace in casa Diageo. Il noto produttore di liquori prevede di esternalizzare alcuni dei suoi ruoli nell'Irlanda del Nord. Le strutture di Diageo Northern Ireland che dovrebbero essere portate in India coinvolgono una sessantina di lavoratori: le attività da "esternalizzare" comprendono uno stabilimento di confezionamento e una sede centrale a Belfast, oltre allo stabilimento di fornitura globale Baileys a Mallusk.
Secondo un portavoce di Diageo, "per supportare l'ambizione di crescita futura di Diageo e ottimizzare i nostri processi di assistenza clienti, proponiamo di consolidare alcune capacità operative commerciali di Diageo Northern Ireland nel nostro Commercial Experience Centre of Excellence in India. Questa transizione potrebbe avere ripercussioni su diversi ruoli operativi commerciali presso Diageo Northern Ireland. Ci impegniamo a supportare i nostri dipendenti attraverso un processo di consultazione completo e a fornire supporto durante questo periodo di transizione”.
Ad agosto scorso, dopo la pubblicazione dei risultati finanziari annuali di Diageo che hanno mostrato un aumento dell'1,7% nelle vendite nette, l'amministratore delegato ad interim Nik Jhangiani aveva avvertito su possibili tagli di posti di lavoro in tutta l'azienda come parte del suo piano di risparmio sui costi. "Il nostro programma Accelerate -ha detto il ceo- sta procedendo bene ed è fondamentale per creare un modello operativo più agile. Aumenteremo il nostro obiettivo di risparmio sui costi di circa 125 milioni di dollari, portandolo a circa 625 milioni di dollari nei prossimi tre anni. Ci impegniamo inoltre a rafforzare il nostro bilancio e prevediamo di generare un flusso di cassa libero di circa 3 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2026" (leggi notizia EFA News).
Il fatto è che, a furia di dismissioni e di tagli, la multinazionale si sta attirando addosso gli strali della politica. A fine agosto, Diageo ha annunciato l'intenzione di chiudere entro febbraio del prossimo anno lo stabilimento di imbottigliamento del whisky Crown Royal in Canada, precisamente ad Amherstburg (leggi notizia EFA News). Apriti cielo.
Non si è fatta attendere, infatti, la reazione indignata del premier dell'Ontario Doug Ford. “Vi prometto -ha tuonato Ford- che Diageo pagherà il prezzo e lo pagherà caro. Aspetteremo solo che l'ultima persona esca da quella porta e poi agiremo”.
Secondo fonti locali, Ford avrebbe accennato all'idea di indire un boicottaggio del Crown Royal. In conferenza stampa Ford ha rincarato la dose: dicendo che Diageo "sta danneggiando i residenti dell'Ontario. Sta danneggiando le persone che lavorano alla Crown Royal. Se fate del male alla mia gente, io farò del male a voi. Ne sentirete le conseguenze a febbraio, quando queste persone non riceveranno lo stipendio. Io difenderò la popolazione dell'Ontario e incoraggio tutti i canadesi, tutti gli abitanti dell'Ontario, a difendere la gente, perché non sapete se sarete i prossimi”.
Anche il deputato locale Anthony Leardi ha dichiarato in un'intervista che la gente dovrebbe boicottare i prodotti Diageo in risposta alla chiusura dello stabilimento di Amherstburg. "Penso -ha detto Leardi- che la gente dovrebbe fare esattamente come ha fatto il premier. Andate nella vostra dispensa, se avete una bottiglia di Crown Royal dovreste semplicemente buttarla via. Buttateli via subito, non teneteli nemmeno. Non preoccupatevi dei soldi che avete speso per comprarli, buttateli via. Non andate al negozio a sostituirli, non ne avete bisogno”.
Il gruppo, comunque, mantiene la propria sede centrale canadese e le attività di magazzino nell'area metropolitana di Toronto, nonché gli stabilimenti di imbottigliamento e distillazione a Valleyfield, nel Quebec, e a Gimbli, nel Manitoba. I prodotti Crown Royal destinati al Canada e ai mercati al di fuori degli Stati Uniti continueranno ad essere imbottigliati nello stabilimento di Valleyfield. Il numero di dipendenti che dovrebbero essere interessati dalla chiusura dello stabilimento non è stato reso noto, ma Ford ha suggerito che il sito impiega fino a 200 dipendenti.
EFA News - European Food Agency