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CLARA MOSCHINI

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Ivs, semestre complicato per colpa del caffè

Ricavi in crescita +5,2% ma redditività in calo a causa del forte aumento del costo del venduto

IVS Group, la società specializzata nel vending, ossia nei distributori automatici di bevande e snack che ha lasciato Piazza Affari l'anno scorso anno approdando in casa Lavazza (leggi notizia EFA News) ha presentato oggi i risultati del primo semestre chiuso al 30 giugno 2025. La semestrale ha registrato un fatturato consolidato pari a 390,7 milioni di euro, +5,2% rispetto ai 371,4 milioni del 1° semestre 2024.

L'ebitda è pari a 51,6 milioni di euro, l'ebitda adjusted a 52,1 milioni. La riduzione della redditività operativa, sottolinea il comunicato ufficiale, "è interamente ascrivibile all’attività nel settore vending, dove ha inciso il forte aumento del costo del venduto, in particolare del caffè, solo in parte recuperato con i graduali aumenti di prezzo".

In complesso, l'attività di gestione vending (che include i settori operativi vending di Italia, Francia, Spagna e Altri paesi minori) si è attestata a Euro 301,2 milioni, +3,9% rispetto a Euro 289,9 milioni al 30 giugno 2024. "Il fatturato cala in Italia, mentre cresce nelle altre aree geografiche".

Aumenta invece, spiega la nota, "la redditività degli altri settori: la rivendita, con Euro 56,7 milioni, +4% rispetto a un anno fa, l'horeca (Euro 18,8 milioni, +20,8%) e Coin (Euro 23 milioni, +15,5%): prosegue, il miglioramento degli indici di efficienza operativa (KPI) nell’attività di vending già riscontrato nei precedenti trimestri".

Il risultato netto consolidato a giugno 2025 è pari a Euro -2,9 milioni (prima dei risultati attribuibili alle minoranze), da Euro 4,9 milioni del giugno 2024. Il Risultato Netto Adjusted (prima del risultato attribuibile ai terzi), al netto quindi delle voci considerate eccezionali per loro natura e non ricorrenti, è pari a Euro -0,9 milioni, da Euro 6 milioni del giugno 2024, ma al netto degli effetti contabili derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS16 sull’operazione di sales & lease back effettuata a fine 2024 e 2025 sul compendio immobiliare, sarebbe stato di Euro 1,8 milio

La Posizione Finanziaria Netta è negativa per Euro 479,3 milioni (inclusi Euro 119,1 milioni circa derivanti da contratti di affitto e leasing in base alle previsioni del principio IFRS 16, dovuti sia alle operazioni di sales and lease-back immobiliare effettuate a fine del 2024 ed inizio del 2025, sia al rinnovo a lungo termine di importanti contratti commerciali, come quello presso le grandi stazioni ferroviarie italiane),rispetto a Euro 441,5 milioni al 31 dicembre 2024 (con Euro 88,8 milioni di effetti IFRS16).

Secondo la società, lo scenario di mercato del vending continua ad essere caratterizzato da condizioni difficili, dovute sia alla debolezza dei consumi, sia all’aumento dei costi dei prodotti tipici, in primo luogo il caffè, dovuti a fattori macroeconomici ed internazionali, che costituiscono elementi di oggettiva incertezza. Ciò nonostante, "proseguono la crescita e gli investimenti", atti a rafforzare la leadership e l’eccellenza operativa del gruppo, su un più ampio orizzonte geografico europeo e su nuove aree di business.

“In un contesto complesso, in tutta Europa, IVS Group continua sviluppare le sue attività, mantenendo buoni margini e cash-flow operativi, per quanto diluiti dall’ingresso in nuovi mercati, da un calo dei volumi e dall’aumento di costi specifici -spiegano Antonio Tartaro e Massimo Paravisi, Co-ceo di IVS Group-. Lo scenario di mercato consente peraltro a IVS di crescere in termini relativi e di quote di mercato, mettendo a fattor comune, su una base più ampia, competenze, rete logistica e tecnica, elementi essenziali nella strategia di sviluppo del gruppo”.

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EFA News - European Food Agency
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