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CLARA MOSCHINI

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Amai: la strategia per un nuovo spazio di mercato

Di Stefano (AD): "Aiutiamo le Pmi del food italiano a vincere alle loro condizioni"

Nel settore alimentare italiano, la concorrenza è spesso una corsa al ribasso: prezzo, volumi, distribuzione di massa. È un oceano rosso affollato in cui i marchi si contendono margini sempre più ridotti, sacrificando identità e visione. Amai - Alta Manifattura Italiana nasce da una scelta diversa: si tratta del primo gruppo industriale di sole eccellenze Food artigianali italiane, che si caratterizzano per un posizionamento premium, tipico del lusso accessibile.

"Invece di unirci a questa battaglia, abbiamo scelto di costruire un nuovo spazio di mercato", spiega Giuseppe Di Stefano, amministratore delegato di Amai. "Non stiamo costruendo un gruppo industriale. Stiamo costruendo un ecosistema narrativo di marchi artigianali italiani, uniti da autenticità, qualità e valore culturale. Un modello ispirato al lusso per il food italiano".

Amai non è solo un altro aggregatore industriale: il suo modello si ispira al mondo dei beni di lusso – si pensi a Lvmh e Kering – e applica questi principi al settore food & beverage. "Non vendiamo 'la pasta più economica' o 'il cioccolato più distribuito'", sottolinea ancora Di Stefano. "Stiamo creando marchi iconici radicati nella tradizione, sublimati dal design e alimentati dallo storytelling. Ci rivolgiamo a un pubblico globale che desidera significato, esperienza e identità, non solo prodotti".

Ecco di seguito, i quattro principi che, secondo Di Stefano, rendono Amai un "oceano blu", in contrapposizione con l'"oceano rosso" identificabile con la maggior parte dell'industria agroalimentare italiana. 

Un nuovo spazio di mercato. Amai sta codificando una categoria ancora indefinita: il lusso accessibile nel cibo italiano. Non elitario, ma emotivamente coinvolgente, autentico e guidato dalla cultura.

Una catena del valore ridefinita. Amai aggrega piccoli produttori artigianali, ma si concentra su fattori intangibili: valore del marchio, narrativa e identità territoriale, non solo su scala e costi.

Differenziazione + Efficienza. Ogni azienda mantiene la propria anima. Amai non omogeneizza, ma armonizza, offrendo sinergie nella produzione, nella logistica, nella vendita al dettaglio e nel digitale.

Barriere culturali e narrative. Il fossato competitivo di Amai è il posizionamento. L'azienda non gioca nel mercato di massa, bensì nell'arena del desiderio, della bellezza e dell'autenticità.

"Fare impresa in Italia, oggi, comporta una responsabilità culturale. Le nostre Pmi artigianali sono un patrimonio vivo, ricco di tradizione, know-how e identità locale. Ma non hanno solo bisogno di protezione: hanno bisogno di un futuro. Con Amai, offriamo strumenti, visione e capitale per aiutare questi marchi a competere a livello globale, senza perdere ciò che li rende speciali. Non li stiamo salvando dal mercato. Li stiamo aiutando a vincere, alle loro condizioni", conclude Di Stefano.

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EFA News - European Food Agency
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