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CLARA MOSCHINI

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Export Piemonte: il food bilancia il crollo della meccanica

Dati regionali -2,5% nel primo semestre: alimentari e bevande +13,7%, mezzi di trasporto -11%

Nel primo semestre del 2025 il Piemonte ha registrato un valore delle merci esportate pari a 30,5 miliardi di euro, dato in calo del 2,5% rispetto all’analogo periodo del 2024. Sono questi i principali dati del bollettino di Unioncamere Piemonte secondo cui "il risultato evidenziato nella prima parte del 2025 è stato il frutto di una contrazione del 3,5% segnata già nel primo trimestre, seguita da una diminuzione un po’ meno intensa delle vendite oltre confine registrata nel periodo aprile giugno 2025 (-1,4%)". 

Nello stesso periodo il valore delle merci importate è stato pari a 23,8 miliardi di euro, lo 0,7% in più rispetto al semestre gennaio-giugno 2024, portando il saldo della bilancia commerciale a +6,7 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 7,7 dell’anno prima.

Pur confermandosi quale primo settore dell'export piemontese anche nel primo semestre 2025, il comparto dei mezzi di trasporto attraversa una profonda fase di difficoltà strutturale: la performance complessiva è segnata da una contrazione a doppia cifra (-11%), che ne riduce il peso sul totale regionale dal 23,2% del I semestre 2024 al 21,2% attuale. 

A bilanciare questo scenario negativo è tuttavia "la notevole performance" dei prodotti alimentari e delle bevande. Con una quota del 13,7%, il settore non solo si posiziona al terzo posto, ma prosegue il trend positivo già visto nei mesi precedenti, segnando una crescita dell'1,4%. Più contenuta, ma comunque positiva, la crescita del tessile (+0,9%, quarto settore con il 7,8%), mentre continuano a soffrire i comparti della chimica (-0,9%) e della gomma-plastica (-4,0%).

“Le esportazioni del Piemonte nel primo semestre del 2025 hanno registrato un calo del 2,5%, principalmente a causa delle flessioni nei settori chiave come i mezzi di trasporto e la meccanica -spiega Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte-. Questo risultato, unito alle incertezze geopolitiche, dimostra quanto sia cruciale sostenere le nostre imprese in questa fase complessa. Dobbiamo concentrarci su politiche di internazionalizzazione e investire in progetti innovativi e ad alto contenuto tecnologico, che rispettino l'ambiente. Solo così potremo valorizzare i nostri punti di forza, come l'agroalimentare e il settore dei metalli che registrano una crescita significativa, e garantire una ripresa solida e duratura per l'economia piemontese”. 

L'analisi dell'export regionale per i primi sei mesi del 2025 conferma la gerarchia consolidata, con la Lombardia in testa (26,2% del totale nazionale), seguita da Emilia-Romagna (13,1%), Veneto (12,4%), Toscana (10,8%) e Piemonte (9,5%).

Sul fronte delle dinamiche emerge però un quadro eterogeneo. Mentre Toscana (+11,8%) e Lombardia (+2,8%) mostrano un'espansione, le altre principali regioni esportatrici evidenziano una tendenza negativa. Si registrano infatti flessioni per Emilia-Romagna (-1,4%) e Veneto (-1,3%), ma è il Piemonte a segnare il calo più accentuato (-2,5%).

L'analisi dell'export piemontese nel primo semestre 2025 per mercato di destinazione mostra un andamento a due velocità: da un lato, le esportazioni verso i mercati dell'Unione Europea (UE-27), che rappresentano il 61,7% del totale, si mantengono sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente (-0,2%). Dall'altro, le vendite destinate ai Paesi extra-UE27 (pari al 38,3% del totale) subiscono una profonda battuta d'arresto, con una contrazione del 5,9%.

Nel dettaglio dei singoli Paesi comunitari, Francia e Germania rappresentano anche nel I semestre 2025 i principali mercati di destinazione delle merci piemontesi, generando rispettivamente il 15,3% e 13,7% del valore delle esportazioni regionali. In entrambi i casi il confronto con il I semestre 2024 restituisce segnali negativi: il volume d’affari generato dalle vendite in Francia è, infatti, diminuito su base annua del 2,4%, a fronte del calo dell’1,0% sofferto da quelle dirette in Germania. 

La Spagna, terzo mercato di riferimento all’interno dei confini comunitari, ha registrato una progressione dell’8,1%, mentre le vendite dirette in Polonia hanno sofferto un calo di intensità prossima a quello registrato a livello complessivo regionale (-2,4%). Tra gli altri Paesi si segnalano le buone performance messe a segno dalle vendite piemontesi in Belgio (+5,3%), Cechia (+1,8%) e Svezia (+4,4%).

Spostando l’attenzione al di fuori dei confini dell’Ue-27, gli Stati Uniti confermano la propria leadership, generando il 7,5% dell’export regionale, seguiti da Svizzera (4,6%) e Regno Unito (3,7%). La dinamica esibita nei primi sei mesi del 2025 è risultata positiva in Svizzera (+50,4%) mentre il valore delle esportazioni dirette ai partner statunitense e britannico è risultato in calo (rispettivamente -11,8% e -12,5%). La Cina ha originato il 2,5% delle vendite piemontesi oltre confine, scontando un importante calo su base annua (-12,5%). Tra gli altri principali partner commerciali situati al di fuori dei confini comunitari prevale il segno negativo, con il Brasile e gli Emirati Arabi Uniti a rappresentare isolate eccezioni.

Fc - 53570

EFA News - European Food Agency
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