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CLARA MOSCHINI

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Pene lievi per i magazzinieri accusati di furto all'Esselunga

Il magistrato ha stabilito una misura cautelare non detentiva per i quattro dipendenti

Si è conclusa senza grossi danni la vicenda dei 4 lavoratori di Esselunga finiti nei guai per essersi appropriati illecitamente, nel magazzino di Biandrate (NO), di una quantità di generi alimentari che avrebbero dovuto inserire negli scaffali e che, invece, sono finiti in loro possesso personale (leggi notizia EFA News). La vicenda si è conclusa dopo che il gip di Novara ha effettuato l’interrogatorio "preventivo" degli indagati, nuovo strumento che consente di interloquire con l’autorità giudiziaria prima che venga presa una decisione limitativa della libertà. 

Al termine di un’indagine partita dopo la denuncia di un responsabile e in ssguito all'interrogatorio, il magistrato ha emesso una misura cautelare non detentiva per i quattro dipendenti scoperti dalla polizia ai magazzini Esselunga di Biandrate. Tre di loro hanno l’obbligo di dimora nei comuni di residenza, a Novara e Rho, con divieto di uscire la notte: il quarto l’obbligo di firma.  Nei loro confronti era pendente una richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla procura: il giudice, però,  dopo avere valutato gli indizi raccolti, e dopo avere ascoltato i responsabili del fatto, ha deciso per un provvedimento più leggero. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, tre magazzinieri avrebbero quotidianamente sottratto la merce durante il turno mattutino, consegnando la refurtiva all’addetto dei distributori, che l’avrebbe portata fuori nascosta nel suo furgoncino.

Il caso venuto alla luce a inizio agosto con le perquisizioni a domicilio, dall’esito positivo:, aveva portato alla scoperta di merce rubata all’Esselunga per un ammontare complessivo di circa 50 mila euro. Nei guai sono finiti due carrellisti e un capo turno, un italiano incensurato di 36 anni, un quarantaseienne dello Sri Lanka, un ucraino incensurato di 49 anni (tutti residenti a Novara, dipendenti di una cooperativa che opera nel polo di distribuzione). Con loro è finito nei guai il dipendente di una ditta di distributori automatici che faceva manutenzione nel polo, un italiano di 32 anni incensurato residente a Rho (Milano). Secondo le indagini della polizia, gli ex dipendenti approfittavano del loro lavoro nel polo logistico per rubare merce e poi rivenderla. 

Come abbiamo accennato, gli accertamenti sono partiti tempo fa con la denuncia di un responsabile della sicurezza del sito logistico di oltre 200 mila metri quadrati: i furti, però, sarebbero srati anche piu vecchi, partiti forse nel settembre del 2023. 





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