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CLARA MOSCHINI

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Giornata Suinicoltura: focus su innovazione mangimistica e benessere animale

Carra: (Assalzoo): "Anche nell'emergenza Psa, nostro settore sempre al fianco degli allevatori"

Assalzoo (Associazione Nazionale tra Produttori di Alimenti Zootecnici) sarà uno dei due  protagonisti dei workshop tematici che si terranno nella seconda parte (pomeridiana) della Giornata della Suinicoltura, in programma il 15 ottobre 2025 a Modena presso l’Rmh Hotel, organizzata da Expo Consulting srl.

A partire dalle ore 15 infatti, dopo il light lunch che separerà la sessione plenaria della mattina da quella pomeridiana, Michele Carra e Giuseppe Carcò, rispettivamente vicepresidente di Assalzoo e formulista alimentazione suina, parleranno di “Innovazione mangimistica e benessere animale: la chiave per una suinicoltura sicura e di eccellenza”. Al riguardo, abbiamo rivolto alcune domande a Michele Carra.

L'emergenza sanitaria determinata dalla Psa ha imposto all’industria mangimistica un cambio di rotta rispetto alle formulazioni alimentari?

“No, la composizione dei mangimi continua a essere definita principalmente in base alle esigenze nutrizionali degli animali, alla loro età e alla destinazione produttiva sempre in stretta collaborazione con l’allevatore. Tuttavia, in presenza di problematiche sanitarie il ruolo del mangimista si rafforza ulteriormente sul piano della biosicurezza. Oltre a garantire la qualità e la sicurezza del prodotto, occorre adottare rigorose cautele nelle fasi di approvvigionamento e consegna all’allevatore per evitare ogni possibile veicolo di diffusione del virus. Anche nella gestione di situazioni sanitarie critiche come quella  determinata dalla Psa, l’industria mangimistica è al fianco degli allevatori. Siamo consapevoli di quanto sia fondamentale tutelare un patrimonio zootecnico costruito con anni di lavoro e investimenti e per questo investiamo a nostra volta costantemente nella formazione dei nostri operatori, dei tecnici nutrizionisti e degli autotrasportatori, ma anche degli stessi allevatori per innalzare il livello complessivo di attenzione e presidio della biosicurezza: non ci limitiamo a fornire mangimi, promuoviamo buone pratiche e comportamenti corretti per prevenire la diffusione di malattie negli allevamenti”.

Quali sono le sfide che Assalzoo deve affrontare nel medio-lungo periodo per contribuire a favorire il costante miglioramento della salute e del benessere dei suini?

“Una delle sfide principali per l’intera industria mangimistica e per Assalzoo in particolare è quella di contribuire al costante miglioramento della salute e del benessere animale, elementi imprescindibili anche per garantire redditività agli allevatori. Il mangime rappresenta il principale costo di produzione e la sua corretta formulazione, calibrata sulle reali esigenze nutrizionali degli animali, incide in modo determinante sulle performance produttive, sullo stato sanitario e sul benessere degli animali che, alimentati correttamente, sono più sani, crescono meglio garantendo produzioni di qualità superiore e più sostenibili anche sotto il profilo economico. Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica ci ha permesso di sviluppare mangimi di precisione che consentono di personalizzare l’alimentazione con un’elevata accuratezza, evitando sprechi e ottimizzando le rese produttive: oggi, per produrre un chilogrammo di carne, servono quantità sempre minori di mangime. Questo approccio permette all’allevatore di gestire con maggiore efficienza e sostenibilità l’allevamento garantendo standard più elevati di salute e benessere animale, mentre l’industria mangimistica assicura controlli rigorosi su tutte le materie prime assicurando sicurezza e tracciabilità lungo tutta la filiera”.

Esistono alternative al mais nella formulazione dei mangimi per i suini considerando il calo delle superfici coltivate a livello nazionale e la conseguente e crescente dipendenza di importazioni estere?

“Il progressivo e strutturale calo della produzione maidicola nazionale, che in vent’anni ha portato dall’autosufficienza a una dipendenza dall’estero per circa il 60% del nostro fabbisogno, è motivo di seria preoccupazione per Assalzoo, per le aziende mangimistiche e per tutta la filiera zootecnica. Il mais è infatti una materia prima strategica e insostituibile per l’alimentazione animale, soprattutto per i suini, da cui derivano molte delle nostre produzioni di eccellenza a marchio tutelato. Non esistono oggi materie prime alternative in grado di garantire le stesse caratteristiche nutrizionali e tecnologiche del mais. Per questo è prioritario favorire una ripresa della produzione nazionale sostenuta da adeguati incentivi pubblici e da strumenti innovativi capaci di incrementare rese e qualità sanitaria delle granaglie. In questa direzione riteniamo fondamentale accelerare il percorso di autorizzazione alla coltivazione delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea) che possono offrire un contributo decisivo. Come industria mangimistica siamo pronti a fare la nostra parte, anche attraverso contratti di filiera, ma occorre un impegno corale che coinvolga agricoltori, mangimisti, allevatori e industria di trasformazione, fino alla stessa Gdo. Solo così sarà possibile rilanciare la maidicoltura italiana e garantire un futuro solido e competitivo alla zootecnia italiana, rispondendo alle richieste del mercato e alle aspettative dei consumatori”.

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EFA News - European Food Agency
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