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CLARA MOSCHINI

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Starbucks indifficoltà, taglia di brutto in Usa

Nominata la nuova Cto Ningyu Chen: una mail del ceo Niccol annuncia 900 licenziamenti

Starbucks perde i pezzi? Non è detto, fatto sta che la società delle caffetterie ha annunciato le dimissioni di Deb Hall Lefevre dal ruolo di cto, chief technology officer: al suo posto come cto ad interim, è stata nominata Ningyu Chen, già Senior Vice President of Global Experience Technology. 

La nomina, comunicata in un memo interno a firma della Chief Financial Officer Cathy Smith, avviene in un momento topico per il brand impegnato su vari fronti, compreso quello della modernizzazione dei suoi sistemi digitali. Secondo la nota aziendale con cui viene annunciata la nomina di Ningyu Chen a capo del cto, tra le iniziative in corso in tema IT c'è l’introduzione di un sistema di inventario automatizzato basato su intelligenza artificiale, un assistente AI per i baristi e un nuovo sistema di cassa (POS).Razionalizzazione e riorganizzazione della rete

Fonti vicine alla società di Seattle, hanno confermato che l’IT interno è stato tra i più colpiti dai precedenti licenziamenti di 1.100 persone di febbraio 2025 (leggi notizia EFA News). Non solo: sembra che il partner esterno Tata Consultancy Services, con sede in India, stia assumendo un ruolo crescente nella gestione tecnologica. 

Come accennato, la nomina del nuovo cto ad interim è stata decisa nell'ambito del piano aziendale “Back to Starbucks”, varato a gennaio 2025 e considerato un "lavoro di definizione dell'organizzazione di supporto per il futuro" (leggi notizia EFA News). Un piano attraverso cui, spiega il presidente e ceo Brian Niccol, "a inizio anno stavamo rivedendo attentamente il nostro portafoglio di caffetterie in Nord America".

Sempre all'interno del piano, e con la solita mail apparentemente "friendly", la scorsa settimana, all'approssimarsi del week end appena passato, Niccol ha annunciato una serie paurosa di tagli al personale e di modifiche alle caffetterie e al programma di lavoro. Tutto, dicevamo, a sostegno del piano Back to Starbucks che ha l’obiettivo di rilanciare la catena dopo sei trimestri consecutivi di calo nelle vendite. 

Partiamo dal capitolo intitolato "Modifiche ad alcune caffetterie". Brian Niccol, nella nota ufficiale spiega: "abbiamo identificato le caffetterie in cui non siamo in grado di creare l'ambiente fisico che i nostri clienti e partner si aspettano, o in cui non vediamo un percorso verso la performance finanziaria, e queste sedi saranno chiuse". 

"Poiché abbiamo già aperto numerose caffetterie nell'ultimo anno, il numero complessivo di caffetterie gestite dall'azienda in Nord America diminuirà di circa l'1% nell'anno fiscale 2025, dopo aver tenuto conto delle aperture e delle chiusure".

"Chiuderemo l'anno fiscale con quasi 18.300 locali Starbucks totali gestiti dall'azienda e in licenza negli Stati Uniti e in Canada -prosegue Niccol-. Nell'anno fiscale 2026 aumenteremo il numero di caffetterie che gestiamo, continuando a investire nella nostra attività. Nei prossimi 12 mesi, inoltre, abbiamo in programma di rinnovare più di 1.000 locali per introdurre una maggiore consistenza, calore e design stratificato".

"Stiamo lavorando sodo per offrire trasferimenti nelle sedi vicine, ove possibile, e ci muoveremo rapidamente per aiutare i soci a capire quali opportunità potrebbero essere disponibili per loro -scrive Niccol-. Per coloro che non possono essere trasferiti immediatamente, ci stiamo concentrando sull'assistenza ai soci, compresi pacchetti di liquidazione completi. Ci auguriamo inoltre di accogliere molti di questi partner di nuovo in Starbucks in futuro, con l'apertura di nuove caffetterie e l'aumento del numero di partner in ogni sede".

Capitolo 2: riduzione dei ruoli di partner non retail

Scrive Niccol, nella mail: "stiamo riducendo ulteriormente l'organico e le spese non retail. Ciò comporta la difficile decisione di eliminare circa 900 ruoli attuali di partner non retail e di chiudere molte posizioni aperte. Per realizzare uno Starbucks migliore, stiamo investendo in ore di lavoro per i partner del grembiule verde, in un maggior numero di partner nei negozi, in un servizio clienti eccezionale, in un design elevato delle caffetterie e nell'innovazione per creare il futuro. Continueremo a gestire attentamente i costi e a concentrarci sulle aree chiave che guidano la crescita a lungo termine. Offriremo generose indennità di licenziamento e pacchetti di sostegno, tra cui l'estensione dei benefit".

Cosa succederà? Lo spiega sempre Niccol: "questi passi servono a rafforzare ciò che vediamo funzionare e a dare priorità alle nostre risorse. I primi risultati del miglioramento delle caffetterie mostrano che i clienti visitano più spesso, si fermano più a lungo e condividono feedback positivi. Nei casi in cui abbiamo investito in un maggior numero di ore per i partner del grembiule verde, in modo da avere più partner che lavorano nei momenti di maggiore affluenza, abbiamo riscontrato miglioramenti nelle transazioni, nelle vendite e nei tempi di servizio, oltre a partner più felici e più impegnati". 

Fc - 53944

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