Veneto. Gelsibachicoltura: bando per la filiera
Regione punta a valorizzare il comparto in un'ottica di economia circolare

“Gli antichi filari di gelso un tempo erano parte integrante delle coltivazioni agricole, segnando la storia economica e sociale del Veneto. Oggi possono diventare motori di nuove filiere produttive sostenibili e di innovazione agroalimentare e artigianale”. L’assessore all’agricoltura della Regione Veneto Federico Caner ha annunciato l’approvazione del bando 2025 per la presentazione delle domande di contributo a sostegno della gelsibachicoltura e per l’ammodernamento dei laboratori di trasformazione dei prodotti bachicoli, in attuazione della legge regionale 6/24 “Via della Seta Veneta”.
L’iniziativa si inserisce nella cornice delle politiche regionali volte a salvaguardare e valorizzare l’albero del gelso e a rilanciare una filiera storica del Veneto, che coniuga tradizione, innovazione e nuove prospettive di economia circolare.
Per l’annualità 2025 il bando mette a disposizione complessivamente 277.375,73 euro, da destinare agli imprenditori agricoli singoli e associati che svolgono attività gelsibachicola, come sostegno di progetti di innovazione e razionalizzazione degli allevamenti; e all’ammodernamento di laboratori ed unità di trasformazione dei prodotti bachicoli con particolare attenzione agli utilizzi innovativi della seta e dei sottoprodotti. Le domande andranno presentate ad Avepa, incaricata dell’istruttoria, della gestione e dell’erogazione dei contributi.
“Con questo bando", dichiara Caner, "diamo seguito alla Legge regionale Via della Seta Veneta, che ha voluto riscoprire e rilanciare una tradizione profondamente radicata nella nostra cultura agricola. Il provvedimento che abbiamo approvato ora in Giunta mette a disposizione quasi 280.000 euro per sostenere concretamente le imprese agricole e i laboratori che intendono investire in questo comparto. L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere l’innovazione e la modernizzazione degli allevamenti di bachi da seta, incentivando pratiche di economia circolare; dall’altro favorire la trasformazione dei prodotti bachicoli, con un occhio agli utilizzi innovativi e alle potenzialità di mercato”.
“La filiera della seta veneta", conclude l’assessore, "è un patrimonio da custodire e rilanciare, non solo come memoria storica, ma come opportunità economica e culturale. Questo bando rappresenta un passo concreto per trasformare un’antica tradizione in una prospettiva di futuro, che valorizza le nostre campagne, sostiene l’artigianato di qualità e si integra perfettamente con lo sviluppo turistico del territorio”.
Il provvedimento approvato dalla Giunta è stato trasmesso al Consiglio regionale per il parere della competente Commissione. Una volta acquisito, saranno aperti i termini del bando.
EFA News - European Food Agency