It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Confimprese: calo ristorazione, retail non cresce

Continua la riduzione del numero di scontrini e di visite ai negozi nel I° semestre

Le stime del Retailer Barometer Confimprese-Jakala su base semestrale ritoccano al ribasso per l’anno in corso quanto anticipato a inizio 2025: dal +1,7% delle previsioni fatte a inizio anno a 0% per l’ultimo trimestre del 2025 a parità di rete. Non c’è crescita nel retail. Lo afferma la base associativa Confimprese (500 brand, 100mila punti vendita, 1,2 milioni di addetti). 

Le aziende di abbigliamento-accessori stimano una chiusura dell’ultimo trimestre a -2,3%, frutto quest’ultimo di un anno difficile per il comparto moda. Non da meno la ristorazione che prevede un -1%, mentre solo altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia, libri, cura persona e fitness) si aspetta di chiudere al +1,8%. 

Del resto, anche il mese di agosto non ha raggiunto i risultati sperati con un trend di fatturato del +1,0% su agosto 2024 a fronte di un periodo gennaio-agosto 2025 in calo del -0,4% sul 2024 in tutti i settori – effetto dei risultati peggiorativi dei primi mesi dell’anno (gennaio-aprile) –, in leggera risalita rispetto al -1,9% del I semestre ma pur sempre in campo negativo. La morsa della crisi, insomma, non allenta le maglie e, contrariamente a quanto si possa pensare sul mese vacanziero per eccellenza, i consumatori si mostrano tiepidi e fanno solo acquisti ragionati, nonostante i saldi partiti in luglio.

È allarme anche su scontrini e traffico in store. Continua la riduzione del numero di scontrini, registrata specialmente nel settore abbigliamento e accessori, che non è stata sufficientemente compensata dall’aumento dello scontrino medio. Due terzi delle aziende riscontrano ancora un andamento negativo del fatturato nel progressivo gennaio-agosto 2025 vs gennaio-agosto 2024. Certo, nel corso dell’anno c’è stato un aumento ponderato dei listini pari al +1,4% (per abbigliamento-accessori del +2,1%), ma non abbastanza per riportare in crescita la marginalità, che ha avuto un impatto negativo per la metà delle aziende con punte dell’80% per il comparto abbigliamento-accessori.

Al calo del numero di scontrini si associa anche la flessione del numero delle visite in negozio pari al -3,5% lamentata dal 59% dei retailer su tutto il territorio nazionale trainato dalle regioni del Nord-Est e del Centro, che mostrano valori al di sotto della media Italia. Si rileva, inoltre, che i consumatori sono sempre meno disposti a percorrere una distanza considerevole dalla home location al punto vendita fisico. Un’ultima nota riguarda due aspetti che incidono sui conti economici: i costi del personale giudicati in aumento dal 69% delle aziende, e i costi di struttura (affitti, servizi ecc.) giudicati in aumento dal 71%. A risentirne maggiormente è il settore abbigliamento-accessori, in cui il 100% dei retailer dichiara un aumento dei costi di struttura. 

Se a inizio 2025 il contesto macroeconomico e geopolitico, nonostante le oggettive difficoltà e lo spettro dei dazi americani, la base associativa aveva stimato una crescita preliminare dei consumi pari al +1,7% per l’anno in corso, per il semestre le attese sono state riviste al ribasso con una previsione pari a 0%. Il contesto economico è debole, incerto e destinato a rimanere tale nel medio-lungo termine.

lml - 54225

EFA News - European Food Agency
Similar