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CLARA MOSCHINI

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Tecno chiude il primo semestre 2025 con ricavi raddoppiati

Il cfo Salvatore Amitrano: "Prossima tappa il mercato europeo"

Il Gruppo ha archiviato i primi sei mesi dell'anno con ricavi a 12,8 milioni (+106%) e Ebitda positivo per 0,6 milioni. Confermato l'obiettivo di chiudere il 2025 a 6 milioni di Ebitda. Espansione internazionale in Spagna e UK. Il cfo Amitrano: "La crescita organica supera il 50%, la digitalizzazione è centrale per misurare la sostenibilità".

Il Gruppo Tecno ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 12,8 milioni di euro, in crescita del 106% rispetto ai 6,2 milioni del primo semestre 2024. La performance è riconducibile per oltre il 50% alla crescita organica, pari a 3,8 milioni di euro, oltre che al contributo delle neoacquisite Ergo ed Energika. L'Ebitda registra un risultato positivo per 0,6 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto al dato negativo di 1,9 milioni del primo semestre 2024.

La società benefit quotata su Euronext Growth Milan offre a oltre 4.400 clienti soluzioni integrate di trasformazione digitale e sostenibile. Particolarmente rilevante la crescita della business unit Sustainable Transformation, con ricavi a 7,2 milioni (+154%), e Transition Accounting, a 4 milioni (+116%). Il 16 luglio 2025 Tecno ha debuttato in Borsa raccogliendo 11 milioni di euro. Ne parliamo con Salvatore Amitrano, cfo di Tecno.

Come commenta i risultati del primo semestre?

Abbiamo chiuso con un importante incremento. La crescita del 106% è legata alle acquisizioni di Ergo ed Energika, ma oltre il 50% dell'incremento è organico. Abbiamo chiuso con oltre 600mila euro di Ebitda, con costi cresciuti in maniera meno che proporzionale rispetto ai ricavi. Considerando che il primo semestre 2024 era a meno 1,9 milioni, c'è un balzo in avanti significativo.

Confermate gli obiettivi per il 2025?

Assolutamente sì. Confermiamo la previsione di chiudere il 2025 a 6 milioni di Ebitda, come dichiarato nel documento di ammissione. Il risultato viene da un fattore di scala e da un efficientamento della gestione operativa. Abbiamo sostenuto circa 200mila euro di costi per l'Ipo e oltre 350mila euro per nuove assunzioni di risorse in formazione. Nonostante questo l'Ebitda è positivo.

Quali sono i piani di espansione internazionale?

Spagna e Regno Unito sono i paesi principali. In Spagna, attraverso Energika, stiamo investendo sull'efficienza energetica e sostenibilità. Cerchiamo di conquistare il mercato spagnolo per poi allargarci in Europa. Su entrambi i mercati stiamo cercando target con i proventi dell'Ipo. UK lo vediamo come ponte per Middle East e US, dove c'è grande attenzione a digitalizzazione e sostenibilità. Guardiamo anche alla Germania come prossimo target. L'internazionalizzazione richiede entità locali, perché ogni paese ha legislazioni diverse.

Quanto è importante la digitalizzazione per la sostenibilità?

Il tema del dato è centrale. Oggi, grazie alla spinta regolatoria europea, se comunichi sostenibilità devi avere un dato certo di misurazione. Come diceva Peter Drucker, non puoi migliorare quello che non puoi misurare. La difficoltà è avere dati disponibili nelle Pmi. Forniamo piattaforme digitali che sistematizzano e automatizzano la raccolta dati, connettendosi con i gestionali aziendali. La gestione del dato è un costo per il cliente, quando intervieni automatizzandola crei vantaggio immediato. La nostra capacità è trasformare il dato in informazione e valore aggiunto. Fare sostenibilità non è solo rispondere a una normativa, ma creare valore e differenziarsi. Chi sceglie la sostenibilità oggi avrà un vantaggio competitivo, perché ogni miglioramento ha sempre un risultato economico positivo.

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EFA News - European Food Agency
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