Copa Cogeca, focus su foreste e ricambio generazionale in agricoltura
Plauso alla Commissione per il ritiro della proposta sul monitoraggio delle foreste, critiche alle prospettive economiche per i giovani

Con una decisione "storica", ieri il Parlamento europeo ha respinto in plenaria la proposta della Commissione europea sul quadro di monitoraggio per foreste europee resilienti. Lo comunica Copa Cogeca in una nota nella quale sottolinea trattarsi "di una svolta decisiva contro quello che i proprietari forestali e le parti interessate hanno a lungo criticato come un approccio burocratico e dall'alto verso il basso, che non teneva conto delle realtà sul campo".
"Accogliamo con favore il fatto che la Commissione europea abbia incluso nel programma di lavoro per il 2026 il ritiro della sua proposta sul monitoraggio delle foreste -sottolinea il comunicato del Copa Cogeca-. Questo rifiuto fa seguito a una precedente votazione nelle commissioni Agricoltura e Ambiente, che ha confermato la posizione del Parlamento secondo cui il quadro proposto avrebbe soffocato il settore forestale con un eccesso di burocrazia, minacciandone la resilienza e la competitività. Per oltre due anni, i proprietari forestali europei hanno avvertito che l'approccio della Commissione ignorava le sfide pratiche affrontate dal settore, mettendo a rischio gli stessi obiettivi che cercava di raggiungere. Il voto sottolinea un consenso più ampio sul fatto che il monitoraggio delle foreste dovrebbe servire come strumento di supporto, non come onere di conformità".
Il risultato di ieri, aggiunge il Copa Cogeca nel comunicato, "segna un cambiamento necessario verso una maggiore collaborazione tra la Commissione europea e gli Stati membri, nonché tra coloro che attuano le politiche sul campo. L'attenzione deve ora concentrarsi sullo sfruttamento degli strumenti e dei sistemi esistenti per sostenere il settore forestale, senza lasciare indietro nessuna regione. Il monitoraggio delle foreste dovrebbe continuare ad avvalersi dei meccanismi di segnalazione consolidati, compresi gli inventari forestali nazionali, nonché dei sistemi regionali come Forest Europe e UNECE e dei quadri globali come la Valutazione delle risorse forestali mondiali (FRA) della FAO.
Sempre ieri, rende noto ancora il Copa Cpgeca, "la Commissione europea ha presentato la sua strategia per il ricambio generazionale nell'agricoltura, con uno sguardo al 2040. Essa riconosce giustamente l'urgente sfida demografica che l'agricoltura europea deve affrontare: l'invecchiamento della popolazione agricola e il numero insufficiente di giovani agricoltori che entrano nel settore, una sfida fondamentale su cui Copa e Cogeca stanno sensibilizzando l'opinione pubblica già da tempo".
"Copa e Cogeca -si legge nella nota- accolgono con particolare favore l'approccio strategico mirato al ricambio generazionale e prendono atto di alcuni elementi positivi, come il lavoro annunciato sulla piattaforma 'Donne nell'agricoltura' e il riconoscimento del ruolo chiave delle cooperative agricole nel sostenere i giovani agricoltori. L'Osservatorio dell'UE sui terreni agricoli potrebbe svolgere un ruolo importante nel rispetto delle competenze degli Stati membri, migliorando al contempo la trasparenza, la comparabilità dei dati e la cooperazione".
"Tuttavia -prosegue la nota- la strategia non fornisce ambizione e soluzioni alle sfide economiche che l'agricoltura europea deve affrontare, in particolare il basso livello di reddito del settore. Il ricambio generazionale avrà successo solo se l'agricoltura offrirà prospettive economiche sostenibili. Nessun giovane sceglierà o rimarrà nel settore agricolo se non gli verrà garantito un reddito equo, paragonabile a quello di altri settori dell'economia".
"La strategia proposta -spiega il Copa Cogeca- che dovrebbe essere integrata nelle proposte del QFP è destinata al fallimento se non sostenuta da una politica agricola individuale, comune e separata, con un bilancio dedicato e a prova di inflazione. L'attuale proposta di PAC sul tavolo non può essere accettata! Non pone l'agricoltura, i suoi giovani agricoltori, le donne agricoltrici, gli agricoltori e le cooperative come priorità per l'UE".
"Il superamento delle barriere individuate in materia di accesso alla terra, credito accessibile e competenze richiede un'azione coordinata, compresi efficaci programmi di successione e strumenti di investimento mirati che facilitino il trasferimento e l'avvio delle aziende agricole -conclude la nota-. .Le nostre organizzazioni sono pronte a lavorare in modo costruttivo per garantire prospettive e stabilità a un settore strategico garante della sicurezza alimentare dell'UE".
EFA News - European Food Agency