It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Libri. Corporate Art e Hotellerie: due mondi sempre più affini

In un saggio saggio vari esempi romani, tra cui anche l'Harry's Bar Trevi Hotel & Restaurant col suo museo di scavi romani

Sempre più di frequente società, banche e imprese investono nell’acquisto di opere d’arte. Negli ultimi anni, tale tendenza ha interessato in modo particolare il settore alberghiero. “Corporate Art e Hotellerie. Due mondi a confronto” (Nardini Editore, 2025, pp. 200), di Martina Scavone, è il primo libro italiano ad affrontare in modo organico, un fenomeno in forte espansione, quello della Corporate Art.

Il volume parte da un breve excursus sulla storia del collezionismo per poi dedicarsi al fenomeno delle collezioni d’impresa, ponendo l’accento sul settore dell’hotellerie, con un’ampia panoramica in ambito internazionale e locale. Vengono citati artisti e opere in contesti alberghieri mondiali, con particolare attenzione all'Italia, al fine di evidenziare come l'arte si sia integrata in un contesto nuovo e stimolante.

Tra i casi studio, tre esperienze romane: il notissimo Cavalieri Waldorf Astoria, Palazzo Ripetta della famiglia Ginobbi, e Harry's Bar Tre Hotel & Restaurant, struttura che include al suo interno un museo aperto al pubblico con scavi della Roma sotterranea nel centro storico di Roma, a due passi dalla Fontana di Trevi. Si tratta di un boutique art hotel, cinque stelle di proprietà del Gruppo Cremonini. La struttura custodisce al suo interno un sito archeologico unico nel suo genere, il "Vicus Caprarius", meglio noto come la Città dell'Acqua.

"L'Hotel è un'eccellenza tra le strutture ricettive romane, in particolare per la splendida collezione d'arte che il suo proprietario, il cavaliere Luigi Cremonini, ha voluto esporre al suo interno; le opere sono inserite negli ambienti comuni, rendendo la permanenza degli ospiti una vera esperienza di arte e bellezza, arricchita dalla terrazza panoramica che si affaccia su Fontana di Trevi", si legge nel volume.

Il saggio spiega come la passione per l'arte del cavalier Cremonini sia nata "in modo del tutto casuale e inaspettato" e di come rappresenti "un'evoluzione della sua attività imprenditoriale, nel desiderio di di voler arricchire il proprio percorso manageriale" con tali conoscenze umanistiche. Per Cremonini, la "ricerca di eleganza e cura nei dettagli" è evidente nella "scelta espositiva delle opere all'interno dell'hotel".

La particolarità di tale raffinata collezione è proprio la "ricerca di opere che rispondessero al gusto personale dell'acquirente, senza studi preliminari in fase di acquisto o consulenza preventiva". In questo processo, la collezione Cremonini diviene "parte integrante di una vision aziendale, metafora della ricerca del bello e della cura dei dettagli, con effetti positivi in particolare all'interno del team che dirige l'hotel, che ha una duplice responsabilità: divenire custode di bellezza e mediatore di cultura". 

lml - 54661

EFA News - European Food Agency
Similar