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CLARA MOSCHINI

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Sementieri e vivaisti: alleanza per una filiera orticola più competitiva

Se ne è parlato alla 15° edizione del Congresso EU Plant 2025, svoltosi a Ragusa

I due settori generano complessivamente un fatturato di oltre 1,2 mld euro annui.

Il settore sementiero e i vivaisti orticoli uniscono le forze per costruire una filiera capace di garantire ai consumatori prodotti sani, tracciabili e innovativi. È questo il messaggio emerso nel corso della quindicesima edizione del Congresso EU Plant, l’associazione europea che rappresenta i vivaisti orticoli provenienti da Italia, Germania, Paesi Bassi, Turchia, Francia e Regno Unito, svoltosi quest’anno a Ragusa.

L’edizione 2025, promossa e organizzata da Assosementi, ha riunito oltre cento aziende del comparto sementiero e orticolo provenienti da tutta Europa, dando vita a una tre giorni di confronto sulle principali sfide del settore e sulle strategie per rafforzarne la competitività a livello continentale.

“Il settore sementiero e i vivaisti orticoli rappresentano due realtà altamente strategiche per l’agroalimentare italiano ed europeo, che insieme generano nel nostro Paese un valore di oltre 1,2 miliardi di euro all’anno”, ha dichiarato Pietro Caggiano, presidente della Sezione Vivai di Assosementi. “L’unione di sinergie e competenze tra questi due comparti è fondamentale per fornire materiale vegetale di riproduzione come sementi e piantine, primi anelli delle filiere produttive e risorse indispensabili per la competitività del sistema alimentare.”

“Il Congresso EU Plant segna un primo atto concreto e formale di questa collaborazione, che ha come obiettivo primario garantire ai consumatori prodotti sani, tracciabili e innovativi”, ha aggiunto Caggiano. “Le sfide che oggi ci troviamo ad affrontare richiedono un approccio integrato di filiera, fondato sulla valorizzazione della ricerca e sulla tracciabilità delle produzioni”.

“Siamo molto soddisfatti dell’andamento di questo Congresso”, ha dichiarato Claudia Trübenbach, presidente di EU Plant, l’associazione che riunisce i vivaisti orticoli dei sei Paesi aderenti ma che dialoga proficuamente anche con operatori di Polonia, Bulgaria, Grecia e Spagna. “Nel corso di questi tre giorni abbiamo affrontato temi tecnici, normativi e strategici di grande rilievo per il futuro del nostro settore. L’impegno e la partecipazione attiva di tutte le aziende coinvolte confermano la volontà comune di favorire una crescita sostenibile e competitiva del vivaismo orticolo europeo”.

Il Congresso EU Plant 2025 ha proposto un ricco programma di incontri tecnici, visite e momenti di networking. La tre giorni si è aperta con l’assemblea annuale di EU Plant, seguita da un workshop dedicato ai substrati per uso vivaistico, con l’intervento dell’esperto Costantino Cattivello. La giornata successiva è stata dedicata alle visite tecniche presso alcune eccellenze del territorio siciliano. La sessione conclusiva del Congresso ha ospitato una conferenza tecnica che ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale, tra cui Marco Lupo, capo dipartimento Disai del ministero dell’Agricoltura. I lavori hanno affrontato temi chiave per l’innovazione del comparto: dalla gestione dei batteri fitopatogeni e l’uso dei biostimolanti, alle tecniche di trattamento dell’acqua e alla riduzione dell’impronta idrica nella produzione di pomodoro, con contributi di esperti provenienti da università e centri di ricerca italiani ed europei.

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EFA News - European Food Agency
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