Intesa Sanpaolo inaugura "Restituzioni 2025"
La mostra con 128 opere restaurate con il contributo del gruppo bancario al Palazzo delle Esposizioni a Roma
Intesa Sanpaolo e Azienda Speciale Palaexpo inaugurano oggi la grande mostra "Restituzioni 2025" aperta al pubblico a Palazzo Esposizioni Roma fino al 18 gennaio 2026 e che espone le opere restaurate nell’ambito della XX edizione di Restituzioni, il grande programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre 36 anni in collaborazione con il ministero della Cultura.
A fronte di opere in mostra di artisti più noti al grande pubblico – Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi, Pino Pascali – molti sono gli oggetti che testimoniano la varietà e peculiarità del patrimonio artistico italiano, offrendo l’occasione per interventi di restauro interessanti per tecnica e metodologie.
Dal 1989, il gruppo guidato da Carlo Messina collabora con gli Enti ministeriali preposti alla tutela (Soprintendenze, Direzioni Regionali Musei Nazionali e Musei autonomi) per individuare opere bisognose di restauro appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia e ne sostiene gli interventi. L’obiettivo è quello di recuperare beni rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano, sia in termini cronologici sia in termini di materiali e tecniche, capolavori d’indubbia rilevanza, così come opere importanti per le radici culturali dei territori. Al termine degli interventi di ciascuna edizione, le opere restaurate sono esposte in una mostra dove il pubblico può apprezzare il risultato del lavoro dei restauratori. Dall’avvio del progetto nel 1989 sono oltre 2200 le opere “restituite” alla collettività.
L’esposizione, sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, presenta il risultato dei restauri che Intesa Sanpaolo ha sostenuto tra gli anni 2022 e 2025: 117 opere esposte delle 128 restaurate provenienti da tutte le regioni d’Italia appartenenti a 67 enti proprietari, tra musei pubblici e diocesani, chiese e luoghi di culto, siti archeologici, selezionate da persone competenti in materia di storia dell’arte di Intesa Sanpaolo insieme a 51 enti di tutela (Soprintendenze, Direzioni Regionali Musei Nazionali e Musei autonomi) con l’unico criterio di ascoltare le esigenze dei territori. La curatela scientifica è di Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli in qualità di curatore emerito.
In questa XX edizione hanno lavorato 60 laboratori di restauro e decine di conservation scientist impegnati nella diagnostica, tra i quali figurano il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” di Torino e l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Le opere restaurate coprono un arco cronologico di 35 secoli, spaziando dall’antichità al contemporaneo e fornisce così un ampio panorama del patrimonio artistico italiano.
"Restituzioni giunge alla ventesima edizione confermando, in quasi quarant’anni di storia, un impegno portato avanti con cura e dedizione da Intesa Sanpaolo, una grande impresa privata che è al fianco delle istituzioni pubbliche nel proteggere la bellezza artistica, l’identità e le radici culturali del Paese", afferma Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo. "Oggi condividiamo il recupero di oltre120 preziosi pezzi del patrimonio d’arte nazionale, a conclusione di un appassionato percorso di lavoro e approfondimento fatto con importanti studiosi e con i migliori professionisti del restauro, eccellenza italiana nel mondo. Ammirare queste opere, a Roma nell’anno del Giubileo, sottolinea in modo particolare il valore del progetto Restituzioni, un’assunzione di responsabilità nei confronti del patrimonio culturale italiano e delle tante comunità locali coinvolte".
Oltre al programma Restituzioni per la salvaguardia del patrimonio pubblico, Intesa Sanpaolo esprime il suo impegno in ambito culturale attraverso la valorizzazione a livello nazionale e internazionale del suo cospicuo e prestigioso patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico - in particolare con la collezione di 40 mila opere inserite nel bilancio a fair value e nei musei di Intesa Sanpaolo, le Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, con l’intento di renderlo disponibile alla collettività. Le iniziative in ambito culturale si concretizzano in un piano triennale di interventi denominato Progetto Cultura, che prevede mostre, incontri, attività didattiche e formative oltre ad attività sinergiche con importanti istituzioni culturali nazionali e internazionali.
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