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CLARA MOSCHINI

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Prezzi al consumo: lieve flessione su base mensile a ottobre

Rallenta più della media l'inflazione dei beni alimentari non lavorati /Allegato Istat

Secondo l'Istat, nel mese di ottobre 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, evidenzia una variazione del -0,3% su base mensile e del +1,2% su base annua (da +1,6% nel mese precedente), confermando la stima preliminare.

La sensibile decelerazione del tasso d’inflazione si deve prevalentemente al marcato rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli energetici regolamentati (da +13,9% a -0,5%), degli alimentari non lavorati (da +4,8% a +1,9%) e, in misura minore, di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,0%) e degli alimentari lavorati (da +2,7% a +2,5%). Tali effetti sono in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3%) e dalla flessione meno marcata di quelli degli energetici non regolamentati (da -5,2% a -4,9%).

Nel mese di ottobre l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera leggermente (da +2,0% a +1,9%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +2,1% a +1,9%).

La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si attenua (da +0,6% a +0,2%) e quella dei servizi rimane stabile (a +2,6%). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni aumenta, salendo a +2,4 punti percentuali (dai +2,0 p.p. del mese precedente).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano (da +3,1% a +2,1%), come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% a +2,1%).

La variazione congiunturale negativa dell’indice generale riflette la diminuzione dei prezzi degli energetici regolamentati (-6,4%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,1%), degli energetici non regolamentati (-0,6%), dei servizi relativi alle comunicazioni e dei servizi relativi ai trasporti (-0,3% entrambi). Salgono invece rispetto a settembre i prezzi dei servizi relativi all’abitazione (+0,3%).

L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,6% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione pari a -0,2% su base mensile e a +1,3% su base annua (in rallentamento da +1,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale pari a -0,2% e una tendenziale del +1,1%.

In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.

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EFA News - European Food Agency
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