Italian Wine Brands: Equita vede una leggera crescita 2026 per ricavi
Gli analisti stimano fatturato 2025 pari a 403 mln, con Ebitda a 52,4 mln
Gli analisti di Equita, dopo un meeting con la società, hanno constatato il miglioramento dei volumi nel secondo semestre per Italian Wine Brands e alla luce dei ricavi attesi per la seconda parte del 2025 stimano per il 2026 una leggera crescita (+2%) e margini stabili al 13%. Gli analisti hanno confermato il giudizio Buy sul titolo con un target price di 30 euro.
Nel report dedicato a IWB, Equita sottolinea di avere avuto dal management “messaggi complessivamente costruttivi: il trend dei volumi sta mostrando un miglioramento rispetto al 1* semestre, mentre la delivery su marginalità e generazione di cassa rimane solida e in linea con quanto comunicato a settembre”. Il fatturato, dopo una prima parte dell’anno che ha evidenziato una flessione del 3%, nel terzo trimestre ha mostrato segnali più solidi, con un mese di settembre molto positivo e volumi in aumento di circa il 5%. “Il B2C” si legge ancora nel report “continua a sottoperformare, una flessione ci circa il 10% in linea con il 1* semestre, mentre il B2B sta mostrando un recupero, con il le vendite all’ingrosso tornate flat a settembre anche grazie all’avvio di nuovi contratti. I top brand continuano a registrare una crescita contribuendo positivamente ai margini. La società rimane fiduciosa sui trend di fine anno (stagionalmente molto rilevante), nonostante una base di confronto a novembre/dicembre più sfidante”.
La marginalità continua a beneficiare di risparmi sui dry products, di minori costi del personale interinale e di un price-cost spread ancora favorevole. Il management ha già avviato le discussioni con i fornitori per il 2026, con visibilità positiva sia sui prezzi del vino (attesi stabili, grazie a una vendemmia nella norma) sia sui costi energetici, anche grazie al contributo del fotovoltaico. “Nel complesso” spiegano ancora da Equita”, l’Ebitda di consensus per il 20256 (52–53mln) a cui siamo allineati rimane ragionevole.
L’incremento dei dati al 15% di agosto è stato gestito con una condivisione dell’onere con il distributore, in una logica di suddivisione circa in cui IWB assorbe circa il 5% (un terzo del dazio) con impatto circa 1 milione all’anno. La situazione si è stabilizzata dopo la fase di incertezza iniziale e il run-rate delle vendite negli Usa è ora positivo, con volumi considerati molto soddisfacenti. La società ritiene ragionevolmente di poter firmare il closing della cessione dell’impianto a Valle Talloria (accordo siglato con Caffo) tra fine 2025 e inizio 2026.
Gli analisti hanno confermato le stima per il 2025 che prevedono un fatturato di 403 milioni, sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio precedente, grazie a una crescita del 3% nel secondo senatore che dovrebbe riassorbire la flessione del 3% della prima parte dell’anno. L’Ebitda è atteso a 52,4 mln con un margine Ebitda del 13%. Infine la posizione finanziaria metta è stimata negativa per 71 mln.
EFA News - European Food Agency