Il caffè brasiliano canta vittoria ma l'export è un problema
Dopo che Trump ha azzerato i dazi sul prodotto si è moltiplicata la domanda mandando in tilt la logistica
Cecafè, il Conselho dos exportadores de café do Brasil, ossia il Consiglio degli esportatori di caffè del Brasile, continua a celebrare la vittoria ottenuta con la revoca delle tariffe del 40% imposte dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul caffè nazionale importato dalla nazione nordamericana, accordo siglato pochi giorni fa (leggi notizia EFA News). A questo punto, però, Cecafè, mette in guardia anche dalle problematiche che stanno insorgendo, dopo l'intesa raggiunta.
Secondo il Consiglio degli esportatori di Caffè del Brasile, legittimo rappresentante di oltre 120 associati, che comprendono cooperative, aziende nazionali e globali che rappresentano circa il 97% delle esportazioni di caffè dal Brasile verso circa 150 paesi nel mondo, in questo momento un milione di sacchi sono bloccati e, sulla questione, pesa come un macigno il nodo logistico.
Nonostante la revoca dei dazi statunitensi sul caffè brasiliano, infatti, gli esportatori stimano che saranno necessari almeno sei mesi per normalizzare i volumi inviati agli Stati Uniti.
Secondo Cecafé, da agosto circa un milione di sacchi non sono stati imbarcati a causa dei dazi fino al 50%, provocando un crollo del 51,5% delle spedizioni verso il mercato statunitense. Nel periodo, gli stock certificati di arábica brasiliano alla Borsa di New York si sono ridotti del 96%, scendendo a meno di 20 mila sacchi.
Questo sta accadendo perché la decisione di Washington di eliminare completamente i dazi ha immediatamente influenzato i mercati: il prezzo dell’arabica a New York è sceso dell’1,91%, determinando un aumento esponenziale della domanda. Secondo gli operatori, la domanda Usa dovrebbe riprendersi rapidamente, con le torrefazioni pronte a riattivare contratti rimasti in sospeso dopo aver esaurito gli stock interni.
Il problema principale, a quel punto, sarà però logistico: il caffè, infatti, dovrà competere per spazio sulle navi con altre commodity brasiliane raccolte in questo periodo, rendendo difficile movimentare un volume aggiuntivo di 400-500 mila sacchi al mese. Cecafé prevede quindi un recupero graduale che potrebbe prolungarsi fino alla fine della stagione, a giugno 2026.
EFA News - European Food Agency