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CLARA MOSCHINI

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Dop economy /2. Vini italiani risalgono la china

Cresce la spesa per prodotti a denominazione nella Gdo. Boom oli d'oliva, bene formaggi e paste alimentari

Secondo il 23° Rapporto Ismea-Qualivita (leggi notizia EFA News), nel 2024 la Dop economy mostra valori in crescita in quattordici regioni italiane su venti. Le quattro regioni del Nord-Est si confermano “motore pulsante” con un valore aggregato di 11,24 miliardi di euro: il Veneto sfiora i 5 miliardi di valore, Emilia-Romagna (+3,0%) e Friuli-Venezia Giulia (+8,1%) rafforzano ulteriormente il risultato dell’area. Molto bene nel complesso il Nord-Ovest (+7,1%), trainato per il secondo anno di fila dalla Lombardia, che raggiunge i 2,9 miliardi di euro e con +13,1% cresce per il quarto anno consecutivo. L’area Sud e Isole aumenta del +3,4% su base annua, trainata da Campania (+3,1%), Puglia (+12,2%) e Sicilia (+4,0%), ma anche per Abruzzo (+4,1%) e Calabria (+8,2%) la variazione su base annua è positiva. Il Centro, dopo la flessione del 2023, segna un ulteriore -0,9%, malgrado il lieve recupero della Toscana (+0,5%) e la crescita dell’Umbria (+3,4%).

L’agroalimentare Dop Igp Stg nel 2024 cresce per il quarto anno di fila, con un valore alla produzione di 9,64 miliardi di euro (+7,7% in un anno e +48% dal 2014) e un fatturato al consumo finale di 18,57 miliardi di euro. Si mantiene piuttosto stabile il valore alla produzione per i prodotti di panetteria e pasticceria (+0,7%) e per i prodotti a base di carne (-0,9%), a fronte della crescita, in certi casi anche a doppia cifra, di tutte le altre categorie: formaggi (+10,5%), ortofrutticoli (+6,0%), aceti balsamici (+7,9%), paste alimentari (+11%), oli di oliva (+46,9%) e carni fresche (+4,3%). L’export supera per la prima volta i 5 miliardi di euro (+12,7% su base annua +91% dal 2014) con un incremento del +9,4% in UE e del +17,8% Extra-UE. Il sistema conta 86.346 operatori, 597mila occupati (+2,0%), 189 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf e 36 Organismi di controllo.

Dopo la battuta d’arresto del 2023, il settore del vino Dop e Igp torna a mostrarsi stabile nel 2024, sia per produzione sia per valore, mentre le esportazioni riprendono a crescere.  Il valore del vino imbottigliato raggiunge 11,04 miliardi di euro, con andamenti eterogenei tra aree e denominazioni: tra le prime dieci Dop e Igp, cinque registrano un aumento e cinque un calo su base annua, mentre a livello territoriale nove regioni su venti hanno variazione positiva. L’export del vino IG per la prima volta supera 7 miliardi di euro (+5,2% in un anno e + 66% dal 2014) rappresentando l’88% dell’export complessivo vinicolo italiano. La filiera conta 97.236 operatori, 331mila occupati (-0,6%), 138 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf e 12 Organismi di controllo.

Nel 2024 la spesa per i prodotti Dop Igp nella Gdo italiana è cresciuta del +1,1% ed è pari a 6,2 miliardi di euro, di cui 4,3 miliardi di euro in prodotti alimentari (+1,2%) e 1,9 miliardi di euro in vino (+0,9%). La dinamica delle Dop Igp è migliore dei prodotti generici nei comparti più rilevanti, come ad esempio formaggi (+1% Dop Igp, stabili generici), prodotti a base di carne (+1,3% Dop Igp, -0,4% generici) e vino (+0,9% Dop Igp, +0,1% generici). Sono ancora i discount il canale con i più alti tassi di crescita (+1,9%) mentre a livello territoriale il Sud è l’area con l’incremento maggiore (+4,7%). Nei primi nove mesi del 2025, la spesa degli italiani per Dop Igp nella Gdo continua ad aumentare con un +1,0% su base annua, di cui +1,2% per i prodotti alimentari e +0,3% per il vino.

2/Segue

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EFA News - European Food Agency
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