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CLARA MOSCHINI

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Consumi ancora in calo a ottobre ma tiene la ristorazione

In ripresa il Mezzogiorno, tra le regioni più in crisi c'è il Piemonte

Continua l’andamento negativo dei consumi, che anche nel mese di ottobre chiudono in campo negativo a -2,5% a valore sul totale mercato retail. Lo certifica l’Osservatorio mensile Confimprese-Jakala, che evidenzia un quadro in sensibile deterioramento. La propensione agli acquisti e il clima di fiducia non mostrano segni di ripresa, anche se una parziale inversione di tendenza potrebbe registrarsi nell’ultimo bimestre dell’anno con Black friday e acquisti natalizi.

Non a caso le prime stime di una flash survey del centro studi Confimprese registrano una spesa di 246 euro vs media europea di 269 euro con l’84% dei consumatori italiani che ha fatto acquisti durante il Black friday, in linea con la media europea (83%). "La situazione geopolitica", spiega Mario Resca, presidente Confimprese, "genera incertezza sui mercati e continua a frenare la capacità di spesa, la domanda è scarsa e i margini delle aziende non sono migliorati. Occorre quindi focalizzare le iniziative commerciali sull’ultima parte dell’anno che in media vale il 20% dei fatturati totali annui».

Tornando ai dati sui consumi ottobre25 vs ottobre24, nei settori merceologici continua il negativo del comparto abbigliamento-accessori a -4,6%, che conferma la debolezza di un settore che ha sofferto per tutto l’anno, senza mai registrare progressi significativi. Un segnale positivo arriva, invece, dalla ristorazione che con un +0,6% chiude il mese quasi in parità, a conferma che il clima ottobrino ancora favorevole ha influenzato i consumi fuori casa. In territorio negativo altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia, libri, cura persona, servizi e fitness), che chiude il mese a -3,2%, confermando la scarsa propensione all’acquisto dei beni voluttuari. I canali di vendita riflettono i medesimi andamenti del totale mercato con i centri commerciali a -2,1% e i negozi di prossimità a -1,2%, le high street subiscono la flessione maggiore a -3,6%.

Nelle regioni Puglia la meglio performante a +1,7%, Piemonte fanalino di coda a -6,7%. Nelle province si segnalano Messina a +6,2%, Cuneo in ultima posizione a -8,5%. "Il mese di ottobre", riflette Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese, "ha purtroppo confermato le attese di debolezza chiudendo a -2,5% rispetto allo stesso mese del 2024 che, occorre notare, era stato particolarmente forte a +3,5% vs 2023. Risultato quindi che si inquadra nella dinamica annuale ormai consolidata intorno al -1,3%".

Alla luce di quanto sopra, si rende necessario riflettere sulle strategie distributive e sulla gestione dei punti vendita: aperture selettive, chiusure o rilocazioni, accompagnate da programmi mirati a stimolare traffico e conversione, migliorare l’esperienza in negozio e rendere l’offerta più in linea con le esigenze dei consumatori. "I consumi in calo", chiarisce Raffaele Cerchiaro, senior partner Jakala, "confermano un clima di sfiducia che frena il retail e mette pressione sui margini delle imprese. La debolezza dell’abbigliamento e di altro retail evidenzia una domanda ancora fragile, mentre solo la ristorazione mostra un lieve segnale positivo".

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EFA News - European Food Agency
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