Pace: non solo valore etico ma anche variabile economica determinante
Se n'è discusso in occasione del 25° anniversario della fondazone di Etica Sgr
Etica Sgr, società di Gestione del Risparmio del Gruppo Banca Etica, in occasione del venticinquesimo anniversario dalla fondazione, ha deciso di promuovere un momento di confronto pubblico dedicato a uno dei temi più urgenti del nostro tempo: la Pace.
L’evento, tenutosi ieri – 4 dicembre – a Roma, presso l’Auditorium Ara Pacis, ha riunito istituzioni, accademici, studiosi, operatori finanziari e rappresentanti della società civile. L’iniziativa è nata al termine di un percorso di ricerca condotto con il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, culminato nella pubblicazione del volume "La Pace come diritto umano della persona e dei popoli". Il lavoro ha approfondito il legame tra Pace, economia e sistema finanziario, mostrando come l’attuale instabilità internazionale renda la Pace non solo un valore etico, ma anche una variabile economica determinante, capace di influenzare la crescita dei Paesi, i flussi di investimento e la sostenibilità di lungo periodo.
Il volume include, inoltre, una serie di raccomandazioni rivolte a governi ed enti sovranazionali, insieme a una proposta di “Trattato sul diritto alla Pace”. Il quadro globale evidenzia oggi una fragilità senza precedenti: oltre 50 conflitti attivi, 78 Paesi coinvolti in dinamiche di instabilità e una spesa militare mondiale che nel 2024 ha raggiunto il record storico di 2.718 miliardi di dollari. Questa tendenza, accompagnata al deterioramento del quadro di sicurezza, genera impatti economici rilevanti: minore produttività, aumento del debito pubblico, fuga degli investimenti e contrazione delle politiche sociali.
In questo contesto, l’anniversario della nascita della Sgr è diventata un’occasione per riflettere sul ruolo della finanza nell’attuale scenario globale e sulla necessità di promuovere una Pace che non si limiti all’assenza di conflitti, ma includa giustizia sociale e sviluppo economico. In un momento in cui anche i prodotti Esg mostrano evidenti segnali di incoerenza - basti pensare che l’esposizione dei fondi europei sostenibili verso il comparto difesa è cresciuta da 3,2 miliardi nel 2022 a oltre 7,7 miliardi nel 2025 - il dibattito ha affrontato le ragioni che hanno portato a considerare “sostenibile” ciò che contribuisce ad alimentare i conflitti; il costo umano e ambientale delle guerre, spesso assente dai notiziari; e l’influenza che linguaggi e narrazioni mediatiche esercitano sulla nostra capacità collettiva di immaginare e costruire la Pace.
"La Pace è una condizione indispensabile per lo sviluppo economico. Non solo: è una responsabilità che ci riguarda tutti, istituzioni, investitori, cittadini. In un momento storico segnato da instabilità e conflitti, la finanza ha il dovere di interrogarsi sul proprio ruolo e sulle conseguenze delle proprie scelte", ha spiegato Marco Carlizzi, presidente di Etica Sgr. "Con questa iniziativa vogliamo contribuire a un dibattito necessario: dimostrare che orientare gli investimenti verso la tutela dei diritti umani e della dignità delle persone non è solo possibile, ma urgente. La finanza etica nasce da qui: dall’impegno concreto a costruire, ogni giorno, le condizioni della Pace”.
EFA News - European Food Agency