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CLARA MOSCHINI

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Decreto dealcolati: positivi i produttori

Associazioni sottolineano la maggior competitività sui mercati esteri

Per tutti i produttori vitivinicoli è stata una boccata d'ossigeno. Parliamo del decreto interministeriale in materia fiscale per i prodotti dealcolati (leggi notizia EFA News), che ha riscosso il plauso delle principali associazioni.

“La sigla del Decreto rappresenta un passo significativo per il settore vitivinicolo italiano, perché offre certezze normative su un segmento in evoluzione, capace di rispondere alle mutate esigenze di consumatori in particolare sui mercati esteri", commenta Gabriele Castelli, direttore generale di Federvini. "Questo quadro chiaro consente agli operatori di pianificare con maggiore sicurezza lo sviluppo di prodotti innovativi, mantenendo al contempo la qualità e l’identità della nostra produzione vitivinicola. È importante", aggiunge Castelli, "che il mercato dei vini dealcolati cresca senza snaturare la nostra tradizione: innovazione e qualità possono convivere, offrendo nuove opportunità senza sostituire i vini che hanno contribuito a costruire la reputazione enogastronomica dell’Italia nel mondo”.

Federvini conferma la propria "disponibilità a collaborare con le istituzioni e con l’intera filiera per accompagnare l’attuazione del decreto e sostenere una crescita equilibrata del settore, nel segno della qualità e della valorizzazione del prodotto italiano".

Per il segretario generale in Unione italiana vini (Uiv) Paolo Castelletti, il via libera al decreto interministeriale "rappresenta una bella notizia di fine anno dopo un 2025 travagliato per il settore sul fronte del mercato”.

“Sono sempre di più", ha aggiunto Castelletti, "le imprese italiane pronte a investire sulla categoria dei dealcolati, e questo provvedimento rappresenta una svolta per operare in condizioni di parità competitiva rispetto agli altri produttori europei. Auspichiamo il supporto dell’amministrazione nella prima fase di attuazione della norma, in particolare con riferimento all’ottenimento delle licenze e delle autorizzazioni necessarie”.

Sull'approvazione del decreto, si è espresso anche Luca Rigotti, presidente del Settore Vitivinicolo di Confcooperative Fedagripesca, che dichiara: "Si tratta di un passaggio fondamentale, che permetterà alle imprese italiane – a partire dalle cantine cooperative, che rappresentano una componente rilevante della produzione vitivinicola nazionale – di operare finalmente in condizioni di parità competitiva rispetto agli altri produttori europei che già da tempo presidiano questo segmento".

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EFA News - European Food Agency
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