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CLARA MOSCHINI

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Grano ucraino: si dimette il ministro agricoltura polacco

I produttori sul piede di guerra chiedono la reintroduzione del protezionismo

Anche in Europa, iniziano a venire al pettine i primi nodi dell'impatto dell'andamento del prezzi del grano ucraino. La prima testa a saltare è quella del ministro polacco dell'Agricoltura Henryk Kowalczyk, dimessosi a seguito delle proteste degli agricoltori contro il rincaro della risorsa.

Kowalczyk ha dichiarato di aver deciso di abbandonare l'incarico a causa della decisione della Commissione europea di estendere le importazioni esenti da dazio per il grano ucraino fino a giugno 2024. Gli agricoltori polacchi avevano chiesto l'introduzione di misure protezioniste. "Poiché è chiaro che questa richiesta non sarà soddisfatta dalla Commissione europea, a questo punto, ho deciso di dimettermi dalla carica di ministro dell'agricoltura", ha dichiarato Kowalczk.

Essendo i cereali ucraini più economici di quelli prodotti nell'Europa centrale, a venirne colpiti sono, in primis, gli agricoltori di Paesi come la Polonia, che, in tal senso avrebbero interesse per politiche protezioniste.

I primi ministri di cinque stati, tra cui la stessa Polonia, hanno scritto venerdì scorso alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per chiedere un'azione sulle importazioni agricole ucraine, affermando che potrebbe essere necessario reintrodurre i dazi nel caso in cui l'afflusso di grano e di altri prodotti dall'Ucraina non possa essere fermato con altri mezzi.

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EFA News - European Food Agency
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