Argentina: liberalizzato il prezzo del mate, cambio epocale
Piccoli produttori ne risulterebbero penalizzati. Si temono aumenti dalla prossima estate
In Argentina, il mercato delle bevande è una svolta storica: il prezzo del mate sarà totalmente liberalizzato, ovvero determinato semplicemente dall'incontro della domanda e dell'offerta. Così stabilisce, tra mille polemiche, un decreto recentemente firmato dal presidente Javier Gerardo Milei, che prosegue così nella sua deregulation liberista.
La deregolamentazione non dovrebbe avere alcun impatto sui prezzi a scaffale, almeno nel breve termine. Il vero nocciolo della questione, comunque, sta nel fatto che il valore di un pacchetto di mate all'uscita dello stabilimento ha già subito una correzione rispetto alla forte svalutazione dello scorso dicembre. Non si è registrato alcun aumento significativo nemmeno nel prezzo pagato per le foglie verdi, che ammonta a circa 370 pesos al chilo messo nell'essiccatoio.
Sui siti web delle catene di supermercati i prezzi dei pacchetti variano molto a seconda delle località. A Coto un chilo di Romance Suave costa 3.720 pesos; mentre in Carrefour sono 3.400 pesos. In entrambe le aziende il prezzo del pacchetto Nobleza Gaucha Selección è di 3.380 pesos. Il Taragüi varia tra 4.290 e 3.595 pesos. La croce maltese varia da 3.350 a 3.875 pesos. Uno dei più economici è Chamigo, che in queste catene costa tra i 2.500 e i 2.575 pesos al chilo.
Secondo l'Istituto nazionale dell'erba mate (Inym) il decreto produrrà realmente effetti a partire da agosto, ma il prezzo dell'erba potrebbe passare nell'immediato a oltre 6000 pesos (6,5 euro) al chilo nei negozi.
Lo scorso dicembre, appena entrato in carica, il presidente Milei ha firmato il decreto 70/2023 che, tra le altre cose, ha privato l'Inym del potere di fissare valori di riferimento, lasciando così - secondo i detrattori della misura - più di 10mila piccoli produttori della Provincia di Misiones in una situazione di vulnerabilità.
La fissazione dei prezzi di riferimento sulla base di una griglia di costi di produzione ha consentito la ripresa dell'attività e l'ampliamento considerevole della superficie prativa. Vi sono circa 210mila ettari di yerba mate a Misiones e Corrientes e alcuni analisti stimano che tra uno o due anni si avrà una sovrapproduzione.
Dopo il fallimento della sessione dei prezzi lo scorso marzo, i rappresentanti degli agricoltori dinanzi all'Inym insistono sulla necessità di inviare le informazioni al ministero dell'Agricoltura affinché possa essere emesso il premio corrispondente, ma altri sottolineano che la sessione dei prezzi non ha mai potuto essere aperto a causa dell'assenza dei direttori che rappresentano l'industria e di Corrientes.
Il segretario dell'Industria e dello Sviluppo Produttivo della Nazione Juan Alberto Pazo, nel corso di un incontro con i rappresentanti della filiera produttiva ha chiarito che il decreto entrerà in vigore solo quando sarà conosciuto il decreto normativo. Fino ad allora, afferma il segretario, l’Istituto ha mantenuto il suo potere di fissare i prezzi.
EFA News - European Food Agency