It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Piemonte: al via (con qualche giorno di ritardo) la "cerca" del tartufo

Regione investirà più di 700mila euro per realizzare piano di valorizzazione del settore

In Piemonte la “cerca” del tartufo è iniziata il 1° ottobre, con uno slittamento di qualche giorno rispetto alla tradizionale data dell’inizio dell’autunno. "Una scelta per proteggere il tartufo bianco dai cambiamenti climatici", spiega l’assessore regionale alla Biodiversità e alla Tartuficoltura Marco Gallo, precisando che "quest’anno in Piemonte le precipitazioni sono state più frequenti, ma nelle ultime stagioni l’effetto della prolungata siccità si era fatto sentire con una scarsità di prodotto. Non solo. C’è il rischio che raccogliendo un prodotto non ancora maturo si comprometta la raccolta degli anni successivi. Ecco perché d’accordo con le associazioni dei trifolau, dopo aver raccolto anche il parere scientifico del Cnr, si è deciso di posticipare da quest’anno la stagione del tartufo bianco d’Alba di una decina di giorni, al 1° ottobre. Cambia anche la data per la raccolta del tartufo nero pregiato, che partirà il 15 dicembre. Siamo convinti che sia la scelta giusta per proteggere un simbolo della nostra terra e anche un favoloso volano per l’economia delle colline del Piemonte".

Tra ottobre e novembre sono 250 i milioni di euro fatturati per il solo mercato del tartufo. I responsabili della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba evidenziano che per ogni euro investito nel settore ne ritornano 55 di fatturato e attorno alla filiera del tartufo ruotano circa 11mila addetti.

In aumento gli eventi costruiti attorno al tartufo. Tra ottobre e gennaio (la stagione della cerca chiude il 31) sono una ventina quelliorganizzati soprattutto tra Cuneese, Astigiano, Alessandrino e collina di Torino, le zone più votate alla raccolta.

È stato recentemente presentato in Regione il “Circuito delle Fiere del tartufo bianco del Monferrato”, che per la prima volta vede Montiglio, Moncalvo, Montechiaro, San Damiano e Murisengo alleati nel programmare quasi due mesi di eventi, e sabato 12 ottobre aprirà la 94a edizione della Fiera di Alba, la regina di tutte le manifestazioni.

Ma nella scia dei grandi eventi – sotto l'egida del titolo di Fiera nazionale o internazionale – sono cresciute varie manifestazioni capaci di attrarre un certo numero di visitatori. Si parte da Odalengo Piccolo, nell’Alessandrino, sabato 5 ottobre e si chiude l’8 dicembre a Cortazzone, nell’Astigiano. In mezzo una serie di appuntamenti che toccano anche Mondovì (venerdì 1° novembre) e Acqui Terme (sabato 23 novembre). Filo conduttore indispensabile per poter concorrere ai finanziamenti della Regione un’area espositiva dedicata al tartufo, con stand attrezzati anche per attività di formazione e informazione come “la cerca e cavatura del tartufo: conoscenze e pratiche tradizionali”. Perché anche così si protegge una tradizione antichissima riconosciuta dall’Unesco come «patrimonio immateriale".

Quest’anno ci sarà un’opportunità in più: le Ferrovie dello Stato hanno deciso di istituire l’Espresso Langhe-Monferrato nell’ambito dei treni turistici per portare gourmet da Roma direttamente ad Alba, viaggiando di notte. I due treni sono programmati per il 25 e il 31 ottobre e prima di Alba si fermeranno ad Asti e Nizza Monferrato per consentire ai turisti di scegliere anche mete diverse dalla capitale del tartufo.

Solo quest’anno la Regione investirà più di 700mila euro per realizzare gli obiettivi previsti dal piano triennale per valorizzare il patrimonio tartufigeno del Piemonte. La fetta più consistente - quasi 280mila euro - riconoscerà un’indennità ai proprietari di terreni dove sono radicate piante arboree con capacità tartufigena, più di 40mila euro finanzieranno la salvaguardia e il potenziamento delle tartufaie de tartufo bianco d’Alba e permetteranno anche di mettere a dimora piante tartufigene in aree vocate al tartufo nero e realizzare tartufaie didattiche, aggiungendosi alle risorse già stanziate dalle Sviluppo rurale. Più di 200mila euro sono destinati al sostegno di eventi e fiere autunnali legati al tartufo bianco, compresa l’Asta al castello di Grinzane Cavour, un classico che ogni anno assicura una dote importante per iniziative di beneficenza internazionale.

lml - 44332

EFA News - European Food Agency
Similar