Federvini, allarme sulle contromisure Ue ai dazi Usa
Appello affinché vini e spiriti vengano esclusi da misure ritorsive

Federvini, la principale associazione italiana dei produttori di vini e spiriti, si unisce alle associazioni europee rappresentanti, rispettivamente, i produttori di vino (CEEV) e di spiriti (Spirits Europe), "nell’appello alle istituzioni europee affinché vini e spiriti vengano esclusi da misure ritorsive che non hanno alcuna attinenza con le controversie commerciali in atto".
"L’applicazione di dazi che arriverebbero fino al 50% su prodotti quali il whiskey statunitense -sottolinea Federvini in un comunicato ufficiale- rischierebbe di inasprire ulteriormente le tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro e danneggiando intere filiere produttive e distributive su entrambe le sponde dell’Atlantico".
"Federvini -aggiunge la nota- auspica che le istituzioni europee e americane trovino un accordo che escluda vini e spiriti dall’ambito delle contromisure tariffarie preservando una relazione commerciale che ha dimostrato, nel tempo, di generare benefici reciproci e un forte interscambio economico".
"Il settore dei liquori e cordiali italiani ha già subito, tra il 2019 ed il 2021, gli effetti dirompenti dei dazi americani -dichiara Micaela Pallini, presidente di Federvini-. Oggi, memori di quanto accaduto, è ancora più importante unire le forze per intensificare il dialogo con gli Stati Uniti e proteggere la competitività delle rispettive produzioni, evitando che vini e spiriti vengano usati come pedine in dispute commerciali che hanno ben poco a che vedere con le nostre filiere. Il dialogo e la collaborazione tra Europa e Usa sono una chiave dalla quale non si può prescindere se si vuole guardare a un futuro di crescita condivisa".
EFA News - European Food Agency