It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Granarolo, inaugurato caseificio a Gioia del Colle (BA)

Investimento da 25 milioni per l'impianto riconvertito che produrrà specialità casearie pugliesi

Granarolo imbocca la strada della specializzazione dei siti produttivi presenti in Italia cominciando dallo storico stabilimento di produzione del latte di Gioia del Colle (Bari). Dopo un investimento di 25 milioni di Euro, infatti, è stato inaugurato il nuovo Caseificio Perla. A ribadire l'importanza del nuovo impianto, operativo dal 1962 e rilevato dai bolognesi nel 1998, hanno partecipato al taglio del nastro del sito completamente rivisto, tra gli altri, il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, il sottosegretario di Stato del ministero della Salute Marcello Gemmato, il presidente dellaRegione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Gioia del Colle Giovanni Mastrangelo. Oltre al residente di Granarolo Gianpiero Calzolari, erano presenti il direttore generale di Granarolo Filippo Marchi, la presidente di Granlatte Simona Caselli, il direttore generale di Granlatte Isaia Puddu.

Lo stabilimento, di oltre 55.000 metri quadri, dotato di un impianto di cogenerazione di 1,5 MWh e, come dicevamo, nato nel 1962, era già stato oggetto di una ristrutturazione nel 2002: fino a oggi ha prodotto latte a marchio Perla e Granarolo. Oggetto di un "importante investimento" di 25 milioni di euro partito nel 2023, è stato riconvertito per produrre, oltre al latte, anche specialità casearie pugliesi quali burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta per il mercato nazionale e internazionale.

Il controllo completo dell’intera catena di approvvigionamento (latte e panna sono dei soci di Puglia e Basilicata che fanno parte della filiera Granlatte/Granarolo) garantisce massimo benessere animale e tracciabilità. Una progettazione su misura delle macchine presenti in caseificio migliora la qualità microbiologica delle burrate allungandone la durabilità e dunque l’opportunità di andare all’estero dove il consumo di burrata cresce in modo significativo. Il caseificio Perla lavorerà a regime 60.000 tonnellate di latte di filiera, per 10.000 tonnellate di prodotto finito, si prevede un raddoppio del numero dei dipendenti entro il 2027.

"La burrata -dichiara il presidente Gianpiero Calzolari- è diventata un prodotto iconico del nostro made in Italy. Per questo stiamo investendo molto, oltre che in tecnologia, anche sulla formazione delle nostre persone: chi prima imbottigliava latte ora diventerà maestro nella produzione di una delle più invidiate specialità italiane e sarà affiancato da nuovi colleghi. Le sfide che abbiamo davanti sono tante: sul fronte agroallevatoriale l’assicurazione dell’assorbimento del latte del distretto di Puglia e Basilicata, in coerenza con la nostra missione e la gestione ottimizzata dei picchi di produzione, sul fronte della trasformazione la massima qualità e un’adeguata shelf life funzionale all’internazionalizzazione".

"Siamo reduci da una fiera importante come Tutto Food -prosegue Calzolari (leggi notizia EFA News)- dove la burrata è stata molto apprezzata in termini di gusto e di servizio da buyer nazionali e esteri (leggi notizia EFA News) Abbiamo conquistato anche un importante riconoscimento e questo è il miglior ringraziamento alle tante persone che negli ultimi 9 mesi hanno lavorato all’avvio del caseificio".

Fc - 50451

EFA News - European Food Agency
Related
Similar