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CLARA MOSCHINI

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Liguria, anche la placida Rapallo si ribella al nuovo supermercato

Confcommercio dice no all'ipotesi del Comune del genovese che vorrebbe un supermarket nell'ex area Rinaldi Petroli

La Liguria dice no ai supermercati. La conferma, ce ne fosse bisogno, arriva dalla tranquilla Rapallo, perla del Tigullio affacciata sul mare. Ebbene, la pacifica cittadina si risveglia alla voce, sempre più insistente, di un’imminente approvazione in giunta comunale del progetto per un nuovo supermercato nella frazione di San Pietro di Novella, nell’ex area Rinaldi Petroli. Un progetto che, dicono da Confcommercio Rapallo, tra i primi a drizzare le antenne sul nuovo supermarket, "ritorna ciclicamente e che oggi, in un contesto ancora più fragile per il tessuto commerciale cittadino, rischia di rappresentare l’ennesimo colpo basso per le imprese di vicinato".

L’associazione ribadisce la propria netta contrarietà a questa scelta, che "appare incoerente, miope e profondamente irrispettosa" nei confronti di chi, ogni giorno, tiene aperti negozi e attività nonostante promesse mancate e disagi mai risolti.

“Solo pochi mesi fa con il cantiere del sottopasso di via Rosselli ancora aperto e il commercio di Corso Matteotti in sofferenza, abbiamo ottenuto un incontro con l’amministrazione per denunciare un crollo dei fatturati fino al 30% -spiega Gianni Errico, presidente Confcommercio Rapallo-. Abbiamo chiesto interventi concreti, zone di carico e scarico, parcheggi per scooter, ascolto. Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul momento, ma pochi fatti. Oggi scopriamo che le priorità della giunta sembrano altre: approvare un supermercato in una zona che sì, merita riqualificazione, ma non certo a scapito del piccolo commercio, della sostenibilità urbana e della coerenza amministrativa”.
È paradossale e inaccettabile che si parli di investimenti a San Pietro mentre le attività del centro faticano a sopravvivere tra cantieri infiniti, traffico deviato e servizi mai ripristinati. È inaccettabile che si ignori la desertificazione commerciale in corso, mentre si favoriscono dinamiche di grande distribuzione che nulla restituiscono al territorio, se non un apparente 'decoro' e un incasso una tantum per il Comune.

"Non bastava -aggiunge Errico- la partita persa (fortunatamente) sull’area Macera, ora si tenta una nuova forzatura con un progetto che non ha alcun piano integrato di sostegno al commercio locale, nessuna visione di sviluppo armonico, nessun confronto reale con chi rappresenta le imprese.
Se l’amministrazione vuole fare cassa, lo dica chiaramente. Ma non venga a parlare di riqualificazione quando lascia morire interi comparti economici e commerciali senza intervenire, anzi aumentando per alcuni il plateatico e, anche in questo caso, con nessuna azione concreta a sostegno del paventato ribasso che era stato concesso a seguito delle varie riunioni svolte sul tema".

"Confcommercio Rapallo non starà a guardare -conclude Errico-. Pretendiamo risposte, non nuove colate di cemento. E soprattutto chiediamo coerenza: le attività che resistono lo fanno senza aiuti, senza incentivi, con promesse disattese. Portare un supermercato a San Pietro non è una soluzione: è uno schiaffo. Siamo disponibili al confronto, ma non a fare da spettatori passivi a scelte sbagliate e dannose".

Fc - 50532

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