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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo/2. Triveneto: export distretti in lieve calo

Vini del Veronese, Mele dell’Alto Adige, Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene tra i comparti più in crescita

E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al quarto trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo. Nel 2024, le esportazioni dei distretti industriali del Triveneto si sono attestate poco al di sotto dei 42 miliardi di euro, registrando una lieve contrazione a prezzi correnti (-0,9%), in controtendenza rispetto alla media nazionale, che ha segnato un incremento dello 0,9%. Tuttavia, nel quarto trimestre dell’anno, si è osservato un miglioramento complessivo per le tre regioni (+1,1%), in linea con l’andamento nazionale (+1,3%).Il Veneto ha mantenuto un ruolo di primo piano nell’export distrettuale, con vendite all’estero pari a 33,2 miliardi di euro, circa un quinto del totale nazionale, nonostante una flessione dello 0,9% rispetto al 2023. Il calo è stato particolarmente pronunciato nella prima metà dell’anno, principalmente a causa della contrazione delle vendite del sistema moda distrettuale, penalizzato dalle tensioni geopolitiche, dal rallentamento dei consumi cinesi e dall’indebolimento del potere d’acquisto dei consumatori aspirazionali, una componente chiave del mercato del lusso.

In Trentino-Alto Adige, l’export si è mantenuto sopra i 5,7 miliardi di euro, con una flessione dell’1,0% rispetto all’anno precedente. La contrazione si è accentuata nell’ultima parte del 2024, principalmente per la riduzione degli scambi nel settore della meccatronica altoatesina.I distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno invece mostrato una sostanziale stabilità, con esportazioni superiori ai 2,9 miliardi di euro e una crescita dello 0,3% rispetto al 2023. Tale risultato è stato sostenuto dalle ottime performance del settore agro-alimentare e dalla ripresa, ormai consolidata da tre trimestri, del comparto Mobile e pannelli di Pordenone.

“Le imprese del Triveneto confermano di avere energie, strumenti e risorse per poter competere con successo sui mercati esteri, puntando sull’eccellenza delle loro produzioni", afferma Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige. "Come banca di riferimento del territorio le sosteniamo nella crescita, anche verso nuove geografie grazie alla importante presenza internazionale del Gruppo Intesa Sanpaolo. Di recente abbiamo accompagnato negli Emirati Arabi Uniti le PMI clienti della Banca dei Territori nell’ambito della prima missione internazionale del 2025 guidata da Stefano Barrese con l’obiettivo di offrire loro nuovi corridoi commerciali e partnership strategiche con potenziali investitori e operatori locali”.

Da parte sua, Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia: “Per accompagnare la crescita delle nostre imprese abbiamo sviluppato un’ampia gamma di strumenti a supporto degli investimenti in innovazione, sostenibilità, efficientamento energetico, formazione e capitale umano, e sviluppato nuove collaborazioni con le associazioni di categoria del territorio. Soprattutto in questo contesto di incertezza, gli investimenti in innovazione e il posizionamento su nuovi mercati restano fondamentali per mantenere la competitività e noi confermiamo il nostro supporto finanziario: nel 2024 nel Nordest abbiamo erogato 4 miliardi di euro a famiglie e imprese”.

Il saldo commerciale del Triveneto nel 2024, inteso come differenziale tra esportazioni e importazioni, si è attestato a 25,8 miliardi di euro, rappresentando oltre un quarto dell’avanzo commerciale complessivo dei distretti italiani. Tale valore è superiore di 4 miliardi di euro a prezzi correnti rispetto ai livelli del 2019. L’unico comparto che ha registrato un incremento dell’avanzo commerciale rispetto al 2023 è stato quello agro-alimentare.

Tra i distretti con la migliore performance in termini di crescita in valore delle esportazioni a prezzi correnti nel 2024 rispetto all’anno precedente figurano, nell’ordine: l’Oreficeria di Vicenza (favorita dall’aumento dei prezzi delle materie prime), i Vini del Veronese, le Mele dell’Alto Adige, il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il settore Grafico e Cartario veronese, Dolci e pasta veronesi, il Caffè di Trieste, le Carni di Verona, la Termomeccanica di Padova e il Mobile e pannelli di Pordenone. Di contro, tra i distretti con la maggiore contrazione dell’export ne figurano sei appartenenti al sistema moda, in particolare la Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna, il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno, l’Occhialeria di Belluno, le Calzature del Brenta, la Concia di Arzignano, oltre alla Meccatronica dell’Alto Adige e di Trento, le Macchine agricole di Padova e Vicenza e la Termomeccanica scaligera.

La ripresa seppur modesta dei consumi e degli investimenti attesa in Europa nel 2025 potrebbe essere rivista al ribasso alla luce dell’escalation della guerra commerciale innescata nei primi 3 mesi di governo Trump: alcuni distretti potrebbero essere penalizzati più di altri, data la concentrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti superiore al 20% (Occhialeria di Belluno, Prosecco di Valdobbiadene, Macchine agricole di Padova e Vicenza, Marmo e granito di Valpolicella e Mobili in stile di Bovolone, Vini e distillati di Trento e Meccatronica di Trento, Vini e distillati del Friuli e Mobile e pannelli di Pordenone). In questo contesto sarà ancora più importante ampliare e diversificare i mercati di destinazione come le imprese distrettuale hanno dimostrato di saper fare anche nel 2024.

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