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CLARA MOSCHINI

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Expo Osaka. Lollobrigida: accordo UE-Giappone decisivo per Made in Italy

Convegno su indicazioni geografiche alla presenza di autorità italiane e nipponiche

Si è tenuto, nell’ambito della Settimana dell’Agricoltura di Expo 2025, il convegno “Indicazioni Geografiche: un ponte tra Italia e Giappone”, ospitato presso il Padiglione Italia e promosso dalla Fondazione Qualivita e da Origin Italia, con il supporto del Masaf.

L’incontro, a cui ha preso parte il ministro Francesco Lollobrigida e che ha visto la presenza del ministero dell’Agricoltura giapponese (Maff), ha registrato una partecipazione attenta e qualificata, confermandosi come un’occasione di confronto costruttivo tra i due Paesi sulla tutela internazionale delle Indicazioni Geografiche. Il convegno si è aperto con un’analisi dell’Accordo di Partenariato Economico (Epa) tra UE e Giappone, in vigore dal 2019, e ha visto gli interventi di Mauro Rosati (direttore della Fondazione Qualivita), Cesare Baldrighi (presidente di Origin Italia), Sergio Marchi (direttore generale di Ismea), Shuichi Matsumoto (Senior Director della Intellectual Property Division del Ministero dell’Agricoltura giapponese) e Issei Ebata (direttore della Segreteria del Consiglio Giapponese delle IG), Luigi Scordamaglia (amministratore delegato di Filiera Italia) e Massimiliano Giansanti (presidente di Confagricoltura).

A concludere i lavori è stato proprio il ministro Lollobrigida che ha evidenziato l’importanza degli accordi internazionali come quello tra UE e Giappone, che permette di rafforzare la cooperazione globale e sostenere lo sviluppo delle filiere agroalimentari a Indicazione Geografica, patrimonio strategico italiano e simbolo di qualità e tradizione. Durante l’incontro, Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia, ha sottolineato che "gli accordi bilaterali sono fondamentali per favorire la crescita internazionale delle Indicazioni Geografiche, contrastare dazi e barriere commerciali che minano la competitività. È essenziale promuovere norme comuni e aprire nuovi mercati per valorizzare le produzioni tipiche a livello globale".

Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, ha evidenziato che "l’accordo bilaterale Epa rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento delle IG non solo come asset economici, ma anche come espressione del patrimonio produttivo, culturale e sociale dei territori. Attualmente, l’intesa tutela efficacemente 375 IG – 263 europee e 112 giapponesi – da fenomeni di imitazione e usurpazione".

Per sottolineare i valori dell’intercambio Italia-Giappone, Sergio Marchi, direttore generale di Ismea, ha spiegato: "L’export agroalimentare italiano in Giappone ha raggiunto 1,9 miliardi di euro, in crescita del 14% annuo, rappresentando il 24% delle esportazioni italiane totali verso il Paese. Le Indicazioni Geografiche giocano un ruolo centrale: i vini Dop e Igp coprono oltre il 70% dei volumi e l’80% del valore esportato, mentre nei formaggi le IG valgono il 50%, con ottime performance di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Mozzarella di Bufala Campana".

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EFA News - European Food Agency
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