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CLARA MOSCHINI

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Italia nei guai per colpa della formica di fuoco

La Commissione Ue invia un parere d'infrazione per mancate misure contro diffusione della specie esotica

"La Commissione invita l'Italia a prevenire e gestire la diffusione delle specie esotiche invasive". Così scrive la Commissione Ue che ha deciso di inviare un parere motivato all'Italia (INFR(2024)2226) per la mancata adozione di "misure volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione della formica di fuoco (Solenopsis invicta), come previsto dal regolamento sulle specie esotiche invasive (IAS, regolamento (UE) n. 1143/2014)". 

Le specie esotiche invasive, spiega la nota di Bruxelles, "sono una delle 5 principali cause di perdita di biodiversità in Europa e nel mondo". Il regolamento IAS mira a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi delle specie esotiche invasive sulla biodiversità e sugli ecosistemi connessi, nonché sulla salute umana e sulla sicurezza, puntando nel contempo a limitare i conseguenti danni sociali ed economici in Europa. 

In contrasto con il regolamento, aggiunge la nota, "in seguito all'accertamento della presenza della formica di fuoco in Sicilia, l'Italia non ha notificato senza indugio alla Commissione e agli altri Stati membri il suo rilevamento precoce. Inoltre le autorità italiane non hanno nemmeno comunicato alla Commissione le misure di eradicazione adottate entro 3 mesi dalla notifica di rilevamento precoce". 

La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora all'Italia nel novembre 2024. "Risulta -prosegue la nota- che non sia stata adottata alcuna misura di eradicazione per un lungo periodo di tempo dopo il rilevamento della formica di fuoco e che l'Italia non abbia adottato tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione accidentale della specie". 

Inoltre, "l'Italia non ha attuato in modo efficace il sistema di sorveglianza delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale e non ha dato seguito a vari rilievi espressi nella lettera di costituzione in mora". 

La Commissione ha "pertanto deciso di emettere un parere motivato nei confronti dell'Italia, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE".

Le operaie della formica di fuoco, sono di colore bruno rossastro di piccole dimensioni: sono dotate di un pungiglione velenoso che infligge punture molto dolorose, paragonabile a un fiammifero acceso conficcato sotto la pelle. Le regine di questa specie hanno una lunghezza che va dai 6 mm ai 8 mm e sono di colore molto simile a quello delle operaie. Queste formiche sono considerate dannose, non solo per il dolore causato dalla puntura, ma perché la costruzione dei formicai può danneggiare le radici delle piante, portando alla perdita di intere piantagioni, interferendo con la produzione agraria. È stata inserita dagli specialisti della IUCN nell'elenco delle Cento specie invasive più dannose al mondo.

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EFA News - European Food Agency
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