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CLARA MOSCHINI

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Consumi: maggio segna inversione di rotta (+1,5%)

Ristorazione (-0,3%) e altro retail (-1,4%) chiudono tuttavia in negativo

A sorpresa il mese di maggio chiude in campo positivo a +1,5% a valore dopo 4 mesi di flessione prolungata. I consumi si lasciano alle spalle il -4,1% del mese di aprile e portano una boccata d’ossigeno a un comparto in sofferenza dalla fine del 2024. Lo certifica l’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala, che evidenzia un parziale recupero del totale mercato dovuto soprattutto al buon andamento di abbigliamento-accessori. 

Certo, rimangono le perplessità sull’incertezza dello scacchiere geopolitico internazionale, complicata da conflitti e guerre commerciali che influiscono sulla fiducia di imprese e consumatori. In ogni caso anche a livello di reti distributive si amplia lo scenario delle aperture con la base associativa che conferma i dati annunciati a inizio anno con 5.580 nuovi negozi e una ricaduta occupazionale di oltre 33mila assunzioni. Non è un aumento ma è, comunque, un atto di fiducia nel futuro e nella stessa tenuta del retail. I prossimi mesi, con le temperature favorevoli all’acquisto e al fuori casa, l’avvio dei saldi il 5 luglio e la pausa estiva, saranno la cartina di tornasole per tracciare la rotta dei consumi fino alla fine anno.

Quanto al raffronto gennaio-maggio 2025 rispetto allo stesso periodo 2024 i dati confermano un mercato ancora instabile in flessione del -2% e tutti i 3 macrosettori in territorio negativo: abbigliamento-accessori e ristorazione a-1,4%, altro retail a -4,8%.

Nel mese di maggio nei settori merceologici, abbigliamento-accessori mette a segno un +3,9% cancella il pesante negativo del mese di aprile e contribuisce a riportare la lancetta del totale mercato sul giusto binario. Di contro, tuttavia, si segnala il -0,3% della ristorazione e il -1,4% di altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia, libri, cura persona e fitness).

Nei canali di vendita il quadro è altalenante. I centri commerciali tornano in territorio positivo con un +3,5% che mostra la resilienza del canale come anche i negozi di prossimità a +2,5%. In flessione del -2,6% le high street, segno che i consumatori nel week end, in cui si realizza oltre il 40% del totale fatturato della settimana, preferiscono le mete dello shopping che offrono anche momenti di svago ed entertainment rispetto ai centri storici.

"Dopo due mesi piuttosto difficili, a maggio torna un primo segnale positivo: il panel Confimprese chiude a +1,5% a parità di rete", commenta Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese. "Tuttavia, l’analisi dei dati evidenzia come il risultato sia trainato unicamente dalla buona performance dell’abbigliamento, mentre ristorazione e altri segmenti del non food restano in territorio negativo, con l’eccezione del settore casa, che dopo mesi complessi torna in positivo. Il progressivo anno si mantiene ancora in calo, a -2,0%, e solo grazie alla crescita delle reti della ristorazione – che contribuiscono per circa un +5% – il dato a totale perimetro si avvicina alla parità con un -0,2%. Un anno, quindi, che sembra lentamente rimettersi in carreggiata, ma con fatica e solo grazie alle politiche di sviluppo delle catene organizzate".

Nelle aree geografiche il Sud recupera il negativo del mese precedente e chiude a +1,4%, il Nord-ovest a -+3,2%, il Nord-est a +1,4%. Unica area in flessione il Centro a -0,9%. Nelle regioni il Piemonte a +4,6% conferma gli andamenti dell’area Nord-ovest. Lazio in negativo a -3,3%. Quanto alle province si segnalano Perugia a +6,1%, Roma a -4,1%.

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EFA News - European Food Agency
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