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CLARA MOSCHINI

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Mercosur. Italia-Francia: fronte comune contro l'accordo

Ministri Genevard e Lollobrigida scettici anche su una Pac "senza un bilancio dedicato"

A seguito del loro incontro a Roma, il ministro francese dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Annie Genevard e il ministro italiano dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ribadiscono le loro preoccupazioni riguardo all'accordo UE-Mercosur e confermano la necessità di una futura Pac all'altezza delle sfide da affrontare, prima fra tutte quella di una sovranità alimentare che garantisca la resilienza del comparto agricolo.

"In un periodo di crescenti sconvolgimenti geopolitici, l'entrata in vigore dell'accordo tra l'Unione Europea e il Mercosur così come negoziato a Montevideo, senza misure di effettiva tutela in grado di assicurare il mantenimento di un equilibrio di mercato a garanzia di un reddito adeguato per i nostri produttori, sarebbe pregiudizievole per il nostro settore agricolo, per il dinamismo delle nostre aree rurali e per la sovranità alimentare europea", si legge in una nota del Masaf. "Tali misure dovranno inoltre evitare che i prodotti importati provochino una concorrenza esacerbata nel mercato europeo, offrendo garanzie sufficienti sul rispetto degli standard sanitari, ambientali e sociali. In mancanza di ciò, l'accordo nella sua versione attuale rischierebbe di essere sbilanciato a scapito degli interessi agricoli europei". 

"Inoltre, in attesa delle proposte legislative della Commissione a breve scadenza, è fondamentale che la futura Pac sia dotata di un bilancio dedicato, la cui ambizione e le cui risorse siano all'altezza delle esigenze e delle sfide future dell'agricoltura europea". I due ministeri ribadiscono dunque il proprio "impegno comune nei confronti di una Pac fondata su due pilastri, che consente di combinare in modo coerente il sostegno al reddito degli agricoltori e la stabilizzazione del mercato, nonché il sostegno alle aziende agricole nella transizione ambientale, il rafforzamento della resilienza, l'innovazione e gli investimenti ad essa associati".

"Questa politica, centrale nel progetto europeo fin dalle sue origini, deve mantenere il suo carattere comune. Ci opponiamo pertanto al progetto d'integrazione della Pac, in tutte le sue componenti, in un possibile 'fondo unico' nazionale. Auspichiamo il mantenimento di un bilancio e di un quadro normativo dedicati, al fine di evitare qualsiasi rischio di rinazionalizzazione e frammentazione del mercato unico. Questa posizione, espressa dalla stragrande maggioranza dei ministri dell'agricoltura europei, deve essere ascoltata". 

Nella stessa prospettiva, i ministri dell'Agricoltura di Italia e Francia ritengono "necessario coinvolgere appieno il Consiglio dei ministri dell'agricoltura nella discussione sul 'pacchetto semplificazione' della Pac. Non si tratta di una questione di forma, ma di sostanza: i ministri dell'agricoltura sono quelli nella posizione migliore per discutere di misure che non si limitano a semplificare alcune procedure, ma che introducono elementi di riforma particolarmente innovativi con conseguenze importanti sul futuro dell'agricoltura europea", conclude la nota.

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EFA News - European Food Agency
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