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Inflazione Eurozona/2. Lagarde contenta, Italia anche

La presidente Bce parla di "target raggiunto"

Il nostro Paese con un tasso all'1,7% è tra i puù virtuosi secondo Confcommercio

"L'inflazione è al 2% e questa è la lettura più recente. Questo è anche l'obiettivo che avevamo, e questa è la proiezione che il nostro staff indica per il medio termine, che è esattamente ciò che avevamo previsto. Quindi non dico missione compiuta, ma dico target raggiunto, e penso che dovremmo iniziare a riconoscerlo". Lo ha detto oggi Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), al forum della banche centrali di Sintra, in Portogallo.

"Abbiamo affrontato una quantità enorme di shock, occasionalmente shock concatenati, e ora stiamo attraversando quel processo di disinflazione che abbiamo osservato negli ultimi due anni -ha spiegato Lagarde-. E sì, stiamo affrontando molta incertezza. Sì, stiamo affrontando il rischio di frammentazione crescente. E sì, stiamo affrontando sviluppi politici che sono generalmente preoccupanti, ma che stanno anche causando un rischio doppio per l'inflazione, quindi dobbiamo continuare a essere estremamente vigili".

"Occorre continuare a impegnarci per raggiungere il nostro obiettivo -dice ancora la presidente della Bce-. Penso che in questo momento siamo in un'ottima posizione per farlo. Quindi siamo ben equipaggiati per navigare nelle acque tormentate che dovremmo aspettarci".

Sull'argomento, almeno per quanto riguarda l'Italia, si esprime anche Confcommercio secondo cui "il dato sull'inflazione dell'eurozona conferma l'Italia tra i Paesi più virtuosi"

A giugno l'inflazione annua nell'area euro è risalita al 2% rispetto all'1,9% di maggio, secondo la stima preliminare di Eurostat: l'Italia, sempre secondo le stime preliminari, mostra un +1,7% (leggi notizia EFA News).

"Il dato preliminare sull’andamento dell’inflazione nel mese di giugno nell’eurozona, che indica un contenuto aumento sia su base congiunturale sia tendenziale, oltre a fornire indicazioni sull’evoluzione di un indicatore che ha il suo principale riflesso nelle scelte della politica monetaria permette di contestualizzare le dinamiche italiane -spiega il direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella-. Sotto il primo aspetto si rileva come da qualche mese la variazione, su base annua, dei prezzi al consumo, misurata dall’IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato), sia stabilizzata sui valori in linea con gli obiettivi della BCE". 

"Ancora più importante -prosegue Bella- è che l’inflazione di fondo si stia progressivamente avvicinando alla soglia del 2%. Altro elemento da non sottovalutare è che la deviazione standard nei tassi di variazione dei prezzi al consumo, che rappresenta una misura della convergenza nelle dinamiche tra i diversi Paesi, si mantiene da un anno e mezzo su valori storicamente contenuti, sia per il dato generale sia per la core inflation". 

Elemento che, secondo Bella, "supporta le attese di una stabilità dei prezzi nel breve periodo, considerando che nei momenti di forte crescita dei prezzi vi è minore convergenza nelle dinamiche inflazionistiche. In questo contesto l’Italia si conferma tra i Paesi più virtuosi in termini d’inflazione. Da mesi la variazione dei prezzi al consumo su base annua è inferiore al dato europeo, e ancor più significativo è il fatto che anche nella fase più critica, partendo da gennaio 2022, l’inflazione di fondo in Italia abbia sempre mostrato dinamiche più contenute". 

"La stabilizzazione dell’inflazione -conclude l'esperto- rappresenta anche per l’Europa uno degli elementi cardine per migliorare le prospettive di crescita. Il venir meno dei timori di una ripresa dei prezzi potrebbe, infatti, portare a un miglioramento della domanda per consumi che ha mostrato segnali di debolezza in molti Paesi anche nel primo trimestre del 2025".

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EFA News - European Food Agency
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