La Cina ha deciso: da domani dazi sul brandy Ue
Il ministero del Commercio impone tariffe fino al 34,9% dal 5 luglio per 5 anni

Tanto tuonò che, alla fine, i dazi cinesi sul cognac francese entrano in vigore domani. Il ministero del Commercio cinese ha emesso oggi il "provvedimento definitivo" sull'inchiesta antidumping sul brandy proveniente dall'Unione europea. Ebbene, il ministero ha importo dazi fino al 34,9% per un periodo di cinque anni a partire dal 5 luglio 2025.
La decisione arriva dalla Commissione tariffaria del Consiglio di Stato cinese che ha deciso di istituire dazi antidumping, che vanno dal 27,3% al 34,9%, sul brandy importato dall'UE a partire da domani. I dazi non saranno riscossi retroattivamente sul brandy originario dell'UE importato dall'11 ottobre 2024 al 4 luglio 2025 (incluso tale giorno).
Le tariffe, spiega il ministero del Commercio, saranno imposte "a coloro che non si sono impegnati a rispettare i prezzi minimi o a coloro che hanno violato i minimi promessi". Tra le aziende "risparmiate" dai dazi cinesi ci sono i principali produttori di cognac Pernod Ricard e Remy Cointreau, sempre a condizione che vendano a un prezzo minimo.
Non sono stati resi noti i prezzi minimi, anche se, alcuni giorni fa, una rappresentanza dei produttori francesi di cognac, incontrando le autorità di Pechino, ha suggerito prezzi minimi per le esportazioni in Cina compresi tra 20 e 300 dollari al litro: il "listino prezzi" presentato alle autorità cinesi include un "prezzo minimo d'importazione" per diverse fasce di cognac definite in base al tempo di invecchiamento dell'acquavite, che vanno dai due anni per i "Very Special" (VS) più economici ai più costosi "Extra Extra Old" (XXO), invecchiati 14 anni o più. In base all'offerta, il cognac VS avrebbe un prezzo minimo di importazione di 144,70 yuan (17,4 Euro) al litro, mentre il "Very Superior Old Pale" (VSOP), invecchiato per almeno quattro anni, avrebbe un prezzo di 177,92 yuan (21,4 Euro). L'"Extra Old" (XO) di fascia alta costerebbe 526,52 yuan (63 ,4 Euro) per l'importazione, mentre la categoria XXO, dove i prezzi raggiungono migliaia di dollari a bottiglia e oltre, costerebbe almeno 2.126,07 yuan (oltre 256 Euro) al litro. I prezzi indicati nel documento si riferiscono al prezzo pagato dagli importatori in Cina, mentre distributori, grossisti, dettaglianti e consumatori pagano di più per acquistarlo (leggi notizia EFA News)..
Ricordiamo che il 5 gennaio 2024, il ministero del Commercio aveva avviato un'inchiesta antidumping sul brandy importato in contenitori di capacità inferiore a 200 litri provenienti dall'UE (leggi notizia EFA News). Sulla base dei risultati dell'indagine, il 29 agosto 2024 l'autorità investigativa aveva emesso un provvedimento preliminare dopo il quale l'autorità investigativa ha proseguito l'indagine, che ora si è conclusa con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia stabilita, che prevedeva la chiusura per domani 5 luglio.
Secondo il ministero cinese del commercio, dunque, sussiste un dumping di brandy importato proveniente dall'UE: in base a questo, sostengono le autorità, l'industria nazionale del brandy sarebbe minacciata da un danno sostanziale. Inoltre, sempre secondo i risultati dell'indagine, esiste un nesso causale tra dumping e minaccia di danno sostanziale.
I produttori francesi di cognac si sono lamentati della decisione di Pechino: sostengono, infatti, di essere stati "tirati in ballo" diciamo così, in una più ampia controversia commerciale tra Bruxelles e Pechino per le tariffe di importazione imposte ai veicoli elettrici (EV) prodotti in Cina. Secondo i dati del Bureau National Interprofessionnel du Cognac (BNIC), le esportazioni mensili di cognac verso la Cina, il mercato più importante al mondo per questo distillato, sono diminuite fino al 70% a causa della controversia commerciale.
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EFA News - European Food Agency